Intervista a Ruben Rigillo: “A suon di Teatro!”

Raggiungo telefonicamente (ah, le interviste in modalità “remoto” al tempo della pandemia) Ruben Rigillo poco prima dello spettacolo “E non rimase nessuno” di Agatha Christie, in scena alla Sala Umberto fino al 30 gennaio, dopo essere stato al Teatro Ciak.

Uno spettacolo davvero molto bello, una versione del giallo di Agatha Christie piena di suspense e colpi di scena, che lascia lo spettatore incollato al palcoscenico rapito dall’intrigo mentre si delineano piano piano i caratteri dei personaggi, grazie alla regia di Anna Masullo e all’interpretazione di grandi attori (Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Massimo Reale, Linda Manganelli, Mario Scaletta, Fabrizio Bordignon, Enrico Ottaviano, Francesco Maccarinelli, Giuditta Cambieri).

Ruben Rigillo, qual è il personaggio che interpreti in questo noir?

Sono il dottor Amstrong, ex alcolista con il suo scheletro nell’armadio, come tutti sull’isola. Mi sono divertito ad amplificare la sua parte un po’ nevrotica , le mani tremule da ex alcolista.  Tutti i personaggi sono molto belli ed ognuno di noi ci ha messo del suo contribuendo così alla riuscita dello spettacolo, che è un lavoro corale.

Tutti attori di primo piano (ride citando il padre Mariano) e insieme abbiamo lavorato benissimo, diciamo che siamo rodati.

“E non rimase nessuno” è stato pubblicato da Agatha Christie nel 1939 ma mi sembra che i personaggi, con le loro peculiarità, rimangano sempre attuali

Innanzi tutto penso che il giallo resti un genere immortale,  può essere trasformato in thriller, ma penso che questo tipo di giallo “all’inglese” sia immortale, funziona sempre.

Poi è chiaro che si da sempre una rinfrescata anche nelle interpretazioni.  Certo tra gli attori inglesi e quelli italiani c’è di mezzo almeno una Manica…. Anzi direi una Manica e una Francia.

Quando leggi il copione ti rendi conto che gli inglesi lo reciterebbero in un altro modo “proprio all’inglese”, noi ci mettiamo tutta la nostra italianità, diciamo che lo accendiamo e lo rendiamo più vivo.

Quanto ai personaggi, nessuno di loro è invecchiato, i tipi umani ci sono ancora tutti e sono più che mai attuali.

Inevitabile parlare della situazione della cultura e dei suoi lavoratori in questi difficili tempi di pandemia, sta tornando la gente a teatro?

Direi di sì, noi abbiamo ricominciato dopo il lock down con Il Processo” di Kafka (ndr al Teatro Ciak) e la risposta è stata lenta, c’era un certo timore. Ora posso dire che invece mi sembra che ci sia grande voglia di  tornare a vedere degli spettacoli dal vivo. E non rimase nessuno dopo un inizio difficile per il picco di contagi a dicembre, ora sta registrando il tutto esaurito e anche lo spettacolo con Fabrizio Bordignon (scherza su questo sodalizio “tra un po’ metteremo su una ditta, visto che lavoriamo sempre insieme…”) “Il diario di Anne Frank” al Teatro Belli, sta avendo un grande successo e infatti in febbraio avremo altre date (dal 22 al 27) insieme ai matinée per le scuole.

Quindi mi sembra che ci sia molta voglia di teatro, il pubblico vuole tornare a vedere uno spettacolo dal vivo e davvero come il teatro c’è solo il teatro

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C’è però un’altra passione di Ruben Rigillo, oltre al teatro, la musica……

Sì, dopo la Scuola Popolare del Testaccio ho fondato con un mio amico questo quintetto “Tessalonica Jazz Quintet”. Negli anni sono cambiati alcuni componenti del gruppo ma lo zoccolo duro resiste e continuiamo a divertirci

Tessalonica perché

Le prove le facevamo a casa del sassofonista Gianluca (ndr Gianluca Sasso) che viveva appunto in Via Tessalonica, da qui il nome…….  Se mai dovessimo diventare famosi …… ma non mi sembra davvero il nostro caso…. Questo è un bell’aneddoto da raccontare, giusto?

Cosa vedi nel tuo futuro

Viviamo davvero alla giornata e risentiamo dell’incertezza generale, però abbiamo delle idee, pensiamo a nuovi progetti e abbiamo una gran voglia di fare e di lavorare.  Vediamo cosa ci riserverà il futuro……

Lo spettacolo sta per cominciare e Ruben Rugillo anche stasera sarà in scena per accendere la meraviglia del teatro con personaggi e storie che incantano.

Quindi viva il teatro e attori come lui che ne fanno un luogo di cultura, divertimento e riflessione.