“Le eccentricità di un usignolo” al Festival di Napoli
Le pose, i costumi, la riverenza di un interno ove pochi oggetti si fanno suggeritori d’un convivio borghese, di un’ilarità
Le pose, i costumi, la riverenza di un interno ove pochi oggetti si fanno suggeritori d’un convivio borghese, di un’ilarità
Finestre come varchi di mondi paralleli, di destini eventuali, mai accaduti; è con il naso schiacciato contro la vetrata, che
Nello spazio scuro, un uomo e il suo cappello; nel silenzio il lieve trambusto delle sue scarpe laccate, poi l’inizio
Note basse come tonfi; sul palco nudo da ogni orpello l’uomo con la muta attraversa orizzontalmente la scena, procedendo su
Due fratelli, una reciproca richiesta d’aiuto, due esistenze che annaspano nel terrore di sprofondare nel baratro, nella miseria: il distacco
Si aggira nello spazio angusto, si siede, mangia, beve dalla bottiglia: avanzando in una sequenza di primissimi piani, Nicola raggiunge
La vera chiave, il punto centrale lo fornisce con un sorriso la Direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, e lo
Il profilo di un uomo avvolto nella densa penombra, le mani strette al foglio, le gambe soggette ad un tremare
Tre fratelli, un legame profondo; un destino familiare che muta luogo e forma, che si articola incerto e bizzarro dinanzi
Cinico, disincantato, noncurante verso di sé, verso la vita, verso la morte: nulla ha più senso per Tony dopo la
Quattro pazienti, qualcuno non sa di esserlo, un luogo virtuale, un terapeuta fantasma: nessuno è conscio di ciò che sta
Se lo stato di immobilità conseguente alla diffusione del COVID-19, ha condotto ad un generale spaesamento di tutte le categorie