“Perché leggere i classici”, lo streaming del Napoli Teatro Festival 2020
La poesia, la memoria, perché s’oppongano all’aspetto effimero dell’esistenza, la necessità di combattere sviscerandola, l’astrattezza del linguaggio: è dalla rievocazione
La poesia, la memoria, perché s’oppongano all’aspetto effimero dell’esistenza, la necessità di combattere sviscerandola, l’astrattezza del linguaggio: è dalla rievocazione
Una luce fioca gli illumina il volto esacerbandone le luci e le ombre, siede dapprima immobile l’attore rivolto al leggio
Un caschetto grigio, occhiali scuri, una sigaretta appoggiata alle labbra: il volto assorto di una donna riempie lo schermo, ad
Il sibilare del vento scuote una persiana invisibile, nel fondale una donna vestita di rosso consuma la propria insonnia in
Il ritorno di Sergej Prokof’ev dall’URSS, il suo avvicinamento a un mondo dell’infanzia tanto fiabesco quanto mimesi delle dinamiche del
Una donna sospesa su di un muro espande e contrae il diaframma, un’altra supina a terra si contorce sotto la
Il suono amplificato di una dance pop music, luci intermittenti, stroboscopiche: interrotto dal rintocco di un portone tutto s’arresta mostrando
È il manifestarsi di un atto epifanico che sugella un incontro, impone talvolta con violenza di “guardare al cuore delle
Affonda le mani nella terra, ne sposta le zolle per seppellirvi il cuore: trasversale nel corso della commedia Eglamour (Federico
Due fratelli, una rapina, poi un errore di calcolo, la realtà si ribalta, degenera si accartoccia in se stessa. E’
Un mentitore, che è anche attore, un passato celato, una storia beffarda: si dispiega, articolandosi lentamente, prendendo corpo e forma
Si affaccia Il Bardo (Gianluigi Fogacci) sull’orlo del proscenio, avanza danzando per poi indietreggiare, s’accinge a narrare il poemetto che