
IL CIELO SOPRA IL LETTO: La recensione
Da un po’ di tempo Luca Barbareschi si affida alla drammaturgia contemporanea per mettere in scena idiosincrasie e contraddizioni di questa
Da un po’ di tempo Luca Barbareschi si affida alla drammaturgia contemporanea per mettere in scena idiosincrasie e contraddizioni di questa
Jorge Luis Borges -davano mostra di saperlo bene gli spettatori che hanno affollato il Teatro Palladium– è stato il più
La Storia si presta ad essere raccontata per piani narrativi naturali, regolati da sequenze logiche e rapporti di causa ed
Nel viale buio, un uomo; chiama un altro uomo, con una scusa lo esorta ad affacciarsi dalla finestra, a sporgersi;
Quante le strade che dobbiamo ancora percorrere per tenere distinto l’impulso d’amore da quello dell’appartenenza esclusiva capace di trasformarsi in
Rinfoderiamo presto la tentazione di accostare lo spunto narrativo di questa pièce, andata in scena all’Altrove Teatro Studio, alla famosa
Due donne confabulano, parlottano, rassettano la stanza; un’eccentrica colf, un’anziana signora, attendono curiose l’imminente arrivo degli ospiti. E’ nel tranquillo
Usciamo dalla sala e ci sorprendiamo a domandarci come possa ancora colpire una storia ambientata nei lontani anni Settanta, nella
Gremiti, s’affollano i personaggi, articolano le loro traiettorie fra i cubi dorati, tra le pareti bronzee; travolti da un ritmo
Buio, buio profondo, dietro le sbarre scure di una finestra s’intravede il cielo d’un luogo remoto, unico punto di fuga
Fortuna che esiste ancora qualcuno capace di guardare dentro il disordine disperato delle nostre metropoli e scorgere cristalli di umanità,
Aleggia sul proscenio un biancore gelido, una luce pallida si proietta sul cemento obliquo, suolo ove un corpo, abbandonato al