Venezia 81, trionfo Almodovar. Ma l’Italia c’è!

Come da pronostico Leone d’oro al regista spagnolo per il suo primo film in inglese e subito dopo la nostra Maura Delpero per Vermiglio. Miglior attrice Nicole Kidman per Baby girl

«Divido il premio con Tilda Swinton e Julienne Moore, perché con la loro interpretazione hanno compiuto un miracolo».  Così a caldo con il Leone d’oro appena conquistato per il film The room next door (La stanza accanto)Pedro Almodovar.

Pedro Almodovar tra Julien Moore e il Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco

Il grande regista spagnolo già premio Oscar per Tutto mia madre nel 2000, ha salutato la platea del Palazzo del cinema al Lido di Venezia nella serata conclusiva del 15mo festival diretto da Alberto Barbera. La giuria presieduta dall’attrice francese Isabelle Huppert della quale faceva parte anche il nostro Giuseppe Tornatore, ha premiato anche con un Leone d’argento la giovane regista altoatesina Maura Delpero per il bel film sui sentimenti Vermiglio,  mentre le Coppe Volpi per le migliori interpretazioni maschili e femminili sono state assegnata all’attrice  Nicole Kdman per Baby girl che non ha potuto ritirare il premio perché appena giunta a Venezia ha appreso dell’improvvisa scomparsa della madre e all’attore francese Vincent Lindon per il film Jouer avec le feu. Infine il premio per la migliore sceneggiatura è  andato al favoritissimo Ainda Estou Aqui di Walter Salles, mentre  per la miglior regia Leone d’oro a Brady Corbet per il film The brutalist.

«L’essere umano deve essere libero di decidere di poter porre fine alla propria vita e i governi devono darci delle leggi che aiutino a non soffrire più. L’eutanasia deve essere un diritto. Lasciare questo mondo è un diritto, non politica». Così Almodovar ha sintetizzato il tema del film e l’interpretazione delle due attrici nel film, due amiche che si ritrovano: una scrittrice di successo Julienne Moore, l’altra corrispondente di guerra   ammalata di cancro la Swinton, che chiede di porre fine alla sua dolorosa esistenza. Un gran bel film!

È stata giudicata un’opera poetica di grande valore Vermiglio, seconda regia dell’emergente Maura Delpero ambientato durante la seconda guerra mondiale in un piccolo villaggio di montagna. «Senza fondi pubblici ha detto la regista emozionata non avrei potuto girare questo film». E di rimando Lucia Bergonzoni, sottosegretario alla Cultura ha dichiarato: «Orgoglio per Delpero. Festival vetrina unica per ribadire valore prodotti e artisti cinema italiano».  Ed è stato proprio Nanni Moretti che ritirando il premio per il restauro del film Ecce bombo, ha indirizzato al neo Ministro dello Cultura Alessandro Giuli presente in sala, il grido d’allarme per una nuova legge sul cinema al momento largamente insufficiente e carente di garanzie. A Venezia 81 un altro riconoscimento per il cinema italiano grazie al film Familia visto nella sezione Orizzonti, attribuito a un emozionatissimo Francesco Gheghi, ottimo interprete emergente.

LEONE D'ARGENTO AL FILM DI MAURA DELPERO - Portale Radio e TV
Leone d’argento a Maura Delpero – regista di Vermiglio

Un Festival che chiude in positivo un’edizione applaudita da tutti, ricca di autori, di grandi star e soprattutto di film al di là della delusione per Queer di Luca Guadagnino con un’inedito Daniel Craig e Joker 2 di Todd Philips.  A Venezia per presentare le ultime puntate della sua saga western Horizon è arrivato anche Kevin Costner. «Ho investito tutto quello che avevo, cioè 50 milioni di dollari di tasca mia per questa seconda parte del film dedicato all’arrivo dei primi coloni prima e dopo la guerra di secessione, girata tutta in esterni tra Utah e Colorado. É stata un’impresa di una difficoltà devastante». Ma nelle prime due settimane di programmazione al cinema, il film ne ha incassati poco meno di 30! Storia di grandi paesaggi, violenza, amore, vendetta e riscatto, Horizon si sta rivelando un gigantesco flop che rischia di travolgere carriera e sostanze del quasi 70enne Costner. Da Venezia è davvero tutto!

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