Pino Petruzzelli presta la sua voce per far conoscere le difficoltà delle aree suburbane e i bisogni e le istanze delle zone rurali
Nelle ferie ferragostane la Liguria diventa meta di villeggiatura per molti turisti sia sulle sue coste sia nei borghi dell’entroterra; qui, ogni tanto, arriva anche un poco della vita culturale offerta dagli enti regionali che, solitamente, rimane ancorata alla Riviera. Per chi vive in queste località per tutto l’anno, eventi del genere sono ondate di aria fresca e di tenue speranza. A Sassello nella serata di sabato 8, con la cornice del giardino di Palazzo Perrando, è andato in scena Le luci del Cielo, nuovo spettacolo di e con Pino Petruzzelli. Questo lavoro ha iniziato la sua circuitazione estiva al Festival di Borgio Verezzi alla fine di giugno e viene ora riproposto nei paesi e piccoli centri della regione; nei prossimi giorni raggiungerà poi altre località e comuni del Nord Italia.
Attraverso le memorie e gli scritti personali dell’attore e all’ausilio di video, testi, poesie e canzoni di autori quali Mario Rigoni Stern, Edoardo Sanguineti, Richard Sennett, Giorgio Gaber, Costantino Kavafis, Adriano Celentano, Giorgio Caproni, Annamaria Ortese, Dino Buzzati, Hermann Hesse, Franco Arminio, si affronta la dicotomia che segna il legame tra Natura e Città dal periodo del Boom economico ai giorni nostri e la difficoltà delle relazioni umane nei centri abitati in cui si erigono divisioni tangibli ed invisibili tra classi, quartieri, etnie ma anche la posizione geografica sul territorio.
Grazie ad una presentazione informale che raggiunge lo spettatore rendendolo partecipe in prima persona e lo coinvolge in quanto membro della realtà interessata direttamente dalle questioni sollevate, Petruzzelli mostra come le due entità sono state portate a conflìggere e non interagiscano più tra loro in un rapporto bilanciato in cui poter sostenersi e svilupparsi vicendevolmente. Particolarmente sentite dal pubblico sono le tematiche profonde dello spopolamento rurale, della cementificazione per l’espansione urbana e industriale che ha guardato al profitto e non al benessere delle persone, delle migrazione, anche forzata, e la conseguente emarginazione sociale con i numerosi disagi, sociali ed economici, che essa porta con sé.
L’attore riesce, però, a trasmettere un senso di speranza verso il futuro non lontano grazie agli esempi di dedizione e appartenenza proposti dagli uomini e dalle donne di cui si impreziosisce il suo racconto, che con i loro tentativi, risultati e fallimenti hanno cercato di migliorare e risollevare i loro luoghi di origine per diffondere ancora linfa viale nelle loro comunità.
E grazie alla sua passione e l’unione che sente con il territorio, Petruzzelli rende un grande servizio culturale e sociale a tutti gli abitanti, locali e visitatori, scegliendo di presentarsi di sera in sera nei vari paesi incastonati nelle nostra difficile regione davanti ad un pubblico, purtroppo, sempre più ristretto (e sempre più anziano) ma che ha disperato bisogno di sentir esposte le proprie difficoltà molto spesso ignorate. Così, la forza produttiva della città si riunisce alla campagna che le offre tutti gli spunti possibili per nuove creazioni artistiche. Anche se per una sera appena si superano le distanze e i rispettivi isolamenti.
Particolarmente sentite dal pubblico sono le tematiche profonde dello spopolamento rurale, della cementificazione per l’espansione urbana e industriale che ha guardato al profitto e non al benessere delle persone, delle migrazione, anche forzata, e la conseguente emarginazione sociale con i numerosi disagi, sociali ed economici, che essa porta con sé.
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Le Luci del Cielo di e con Pino Petruzzelli e testi di Mario Rigoni Stern, Pino Petruzzelli, Edoardo Sanguineti, Richard Sennett, Giorgio Gaber, Costantino Kavafis, Adriano Celentano, Giorgio Caproni, Annamaria Ortese, Dino Buzzati, Hermann Hesse, Franco Arminio – Sassello 8 agosto 2024