Il teatro come luogo di mutamenti

Presentata la nuova stagione del Teatro Palladium tra processi trasformativi e dialoghi artistico-culturali

In occasione del suo ventunesimo anno, il Teatro Palladium riapre le porte al pubblico all’insegna di importanti trasformazioni. Non solo assistiamo al passaggio di consegne tra l’uscente presidente della Fondazione Roma Tre Palladium, Prof. Luca Aversano, e il nuovo presidente, Prof. Riccardo Chiaradonna; ma anche alla ristrutturazione dello stabile, finanziata grazie ai fondi PNRR, che ha permesso di migliorarne l’efficientamento energetico garantendo così una crescente sostenibilità per il futuro. La stagione 2024/2025 si presenta pertanto un periodo di decisive trasformazioni che coinvolgono non solo gli aspetti più strettamente burocratici; ma soprattutto la comunità, con l’obiettivo di consolidare la realtà del Teatro Palladium come un luogo di opportunità, di costruzione; un luogo partecipato – come afferma lo stesso Magnifico Rettore, Massimiliano Fiorucci. Un luogo, oltretutto, di incontro e relazione che conferma il Teatro Palladium quale Terza Missione dell’Università degli Studi Roma Tre, mirando a coinvolgere l’intero territorio, dal contesto cittadino a quello universale e trasversale della cultura.

© Valentina Sensi

Profondi mutamenti (denominazione della stessa stagione teatrale), quindi, che hanno l’obiettivo di riflettersi anche – e soprattutto – sul piano artistico e culturale facendo del Teatro Palladium fucina di esperienze e sperimentazioni attraverso il dialogo tra diverse forme espressive e discipline. Tuttavia il desiderio di apportare significativi cambiamenti non sembra riflettersi completamente nelle proposte artistiche, che risultano frammentate e prive di un fil rouge chiaro. Sebbene ci sia l’intenzione di presentare una varietà di linguaggi espressivi, è difficile rintracciare un legame drammaturgico coerente tra gli spettacoli in programma.

Passando alla ricca programmazione che caratterizzerà questa stagione nei suoi diversi format, tornano sul palco del Teatro Palladium quattro prime romane del progetto “Audience Revolution”(26 ottobre, 16 novembre, 24 novembre e 13 dicembre), volto a coinvolgere il giovane pubblico. Tra gli storici ritorni, anche: “Vite in Musica” (29 ottobre, 5 e 13 novembre, 10 dicembre), con quattro appuntamenti dedicati ai biopic sugli artisti della musica e “Movie to Music” (14 dicembre), che premia le migliori pellicole musicali. Spazio quest’anno anche al panorama OFF del teatro con “Overground” (16, 17 e 29 maggio), iniziativa realizzata con il contributo del PNRR – Next Generation Eu all’interno del più ampio progetto R.E.T.E.

Il Teatro Palladium non è solo teatro: il cinema trova infatti spazio in una serie di appuntamenti a partire dalla presenza della “Festa del Cinema di Roma”; per poi passare al “Rome International Documentary Festival” (7 novembre)e al “Cinema Oltre – Palladium Film Festival”(28 novembre-1 dicembre).  Voce, inoltre, al cinema come indagine storica che vedrà salire sul palcoscenico registi del calibro di Liliana Cavani e Pupi Avati. Naturalmente non mancherà un focus sulla musica, dal rinnovato appuntamento con “Flautissimo” a quelli con la Roma Tre Orchestra, un orgoglio per l’intera istituzione universitaria.

Ruolo di rilievo anche per la danza, grazie alla rinnovata collaborazione con ORBITA|Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, attenta anche quest’anno alla sperimentazione e all’indagine coreutica.  Infine, previsti nuovi appuntamenti performativi con Femmina infame – Storia di Caterina Medici bruciata come strega professa e “Shakespeare encore”, rassegna di riscritture shakesperiane a cura di Maddalena Pennacchia.

© Valentina Sensi

Queste, solo alcune delle numerose proposte di una stagione che offre spazio a una vasta gamma di stili, generi e linguaggi, capace di soddisfare ogni gusto. Tuttavia, ci saremmo aspettati una maggiore attenzione nella definizione del focus e degli obiettivi di ciascun progetto, anziché una carrellata piuttosto sommaria delle proposte artistiche. Al contrario, è stato dato un più ampio spazio alla parte istituzionale, che in alcuni momenti ha trasmesso un’eccessiva nota di autoreferenzialità.

L’intera programmazione è consultabile all’indirizzo web: www.teatropalladium.uniroma3.it

Immagine di copertina: ©Valentina Sensi

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