Torna – dopo una riprogrammazione in cartellone – sul palco del Teatro Olimpico per la stagione 22/23 la dirompente e travolgente energia dei Sonics, eccellenza del nostro paese. Dopo aver sperimentato il rapporto tra testo teatrale e gesto acrobatico nelle precedenti produzioni, Alessandro Pietrolini questa volta lascia piena espressione alle abilità atletiche ed acrobatiche dei suoi performers.
Una platea, quella della scorsa sera, in trepida attesa pronta ad esser travolta dalla magia da lì a poco emanata. Si alza il sipario e, subito, assistiamo ad una “torre” emozionale; una stratificazione di ricordi ed emozioni che ormai adulti tendiamo a dimenticare in un angolo della nostra mente, sopraffatti dal grigiore del mondo quotidiano. Così, in un gioco pirotecnico di luci e colori “Sonics in Toren” invita a ridestarsi da quello che potrebbe essere un sonno eterno, imparando nuovamente a camminare nella luce e a percepirne le molteplici sfaccettature. Reduci di un periodo oscuro, il loro non è che un richiamo alla vita.
Tra danza aerea, acrobatica, ginnastica ed arte circense, la nuova produzione del gruppo non è che un vero e proprio spettacolo per gli occhi, nonché per l’anima: laddove prima regnava la cupezza del “biancoscuro”, ora non può che spiccare un caleidoscopico arcobaleno invitando ciascuno a riscoprire la spensieratezza di quand’era bambino. Con gli occhi colmi di meraviglia gli spettatori all’unisono, tra fragorosi applausi, partecipano alla soave e voluttuosa danza dei “corpi in volo” lasciandosi pervadere da un’immensa e condivisibile gioia.
In fin dei conti, che male c’è tornare bambini per un momento soltanto?