Intervista ad Andrea Perrozzi, uno dei protagonisti della commedia diretta da Paola Tiziana Cruciani in scena in questi giorni al Teatro 7
di Elisa Fantinel
In scena fino all’11 maggio al Teatro 7 uno spettacolo imperdibile Io Non Posso Entrare, uno storico cavallo di batttaglia del duo Perrozzi&Salvatori affiancati da Andrea Pirolli. Scritto da Manuela D’Angelo e diretto da Paola Tiziana Cruciani con le musiche di Andrea Perrozzi.
Se amate i pelosi amici a quattro zampe, questo spettacolo è per voi! E questa volta sul palco saranno proprio i nostri amici animali a parlare agli esseri umani. Dentro un canile ci sono Randagio, un cane che ha sempre vissuto in libertà, Artù, che invece ha sempre condiviso la casa con una famiglia di esseri umani e ne ha preso persino le abitudini, ed infine Lollo che ha purtroppo vissuto l’esperienza del laboratorio dove è stato costretto a fare da cavia per alcuni esperimenti. Nonostante le loro diversità tutti e tre desiderano e sognano uscire dalla gabbia. Una storia brillante ed emozionante, che ci costringe a guardare il mondo con gli occhi di quelli che sono i migliori e fedeli amici dell’uomo.
Abbiamo incontrato Andrea Perrozzi in scena con Salvatori e Pirolli ed autore delle musiche dello spettacolo.
“Io non posso entrare”, una divertente e commovente storia sui migliori amici dell’uomo che tu, il tuo socio Alessandro Salvatori con Andrea Pirolli portate in scena da anni. Quanto tieni a questo spettacolo e che valore ha per te?
Tengo molto a questo spettacolo per per diversi motivi: un pomeriggio di alcuni anni fa entrai in un negozio con il mio cagnolino anziano, in braccio e operato da poco e la proprietaria si lamentò con me per essere entrato con il cane. Le chiesi per quale motivo non avrei potuto portarlo in braccio e nel negozio e lei mi rispose che i clienti si sarebbero potuti lamentare per la puzza. Io le dissi che probabilmente il mio cane era più pulito della maggior parte delle persone che entravano nel suo negozio e me ne andai. Sì lo so che la mia risposta non fu simpatica però aveva cominciato lei! Allora tornai a casa e scrissi la canzone “Io non posso entrare” e da lì nacque lo spettacolo. Questa canzone e questo spettacolo mi ricorda il mio amato cagnolino. Inoltre ho il piacere e l’onore di dividere il palco con due miei grandi amici professionisti quindi non si può spiegare quanto io possa tenere a questo spettacolo.
Quanto è importante mettersi nei panni degli animali e guardare il mondo dal loro punto di vista?
Noi dagli animali possiamo solo che imparare. Guardare il mondo senza pregiudizi, senza doppi fini o interessi. I cani hanno un disarmante senso di fedeltà che noi esseri umani non avremo mai o che in molti casi ci sforziamo di avere. Ogni sera, dopo lo spettacolo, torno a casa e guardo la mia bassottina con occhi diversi.
Uno spettacolo che è quasi un musical, con le musiche scritte da te…cosa vuol dire per te coniugare teatro e musica?
È la massima espressione del mio essere artista. Coniugare due grandi amori. Il matrimonio perfetto.
Che tipo di cane è Randagio, il tuo personaggio?
Randagio è un’anima pura ma disillusa. È un cane che non conosce l’amore perché finora ha conosciuto solo il peggio dell’umanità. Da cucciolo l’uomo ha ucciso la sua mamma e da allora ha vissuto in strada incontrando le difficoltà di un qualunque randagio. Non ha mai avuto l’opportunità, per paura, di conoscere anche il buono degli uomini. Randagio è un cane forte, pronto a tutto e fedele ai suoi compagni di strada. Indurito dalla vita e all’apparenza senza capacità di amare… ma è un cane, e un cane ama per natura… gli serve solo una possibilità.
Se i cani potessero esprimersi con le parole, cosa direbbero degli esseri umani e cosa desidererebbero da loro?
Io spesso guardo il mio cane e quando mi abbaia gioco ad immaginare cosa mi stia dicendo. Chiaramente non vado mai troppo lontano dal “papà voglio un biscotto, papà voglio uscire, papà dammi un bacio, papà ti amo tanto, papà giochiamo”. Cosa chiederebbero?? Attenzioni!!! Loro vivono per noi
Un ennesimo successo, dopo anni di repliche questi 11 giorni al Teatro 7 sono praticamente tutti sold-out! Perché il pubblico ama tanto questo spettacolo?
Il pubblico ama questo spettacolo perché si ride molto e si piange ancora di più! Neanche una seduta dall’analista fa tutto ciò.
La collaborazione con Salvatori prosegue con successo, vieni da una lunga tournée de “I 7 Re di Roma” con Enrico Brignano e anche l’estate ti vedrà impegnato nel nuovo spettacolo di Brignano. Un periodo denso! Sei soddisfatto? Quali i progetti per il futuro?
La collaborazione con Alessandro Salvatori continua perché siamo la reciproca anima gemella in scena… e, a sentire le nostre compagne, anche nella vita! I 7 Re di Roma è stato uno spettacolo entusiasmante e faticosissimo che ci ha visti girare in tutta l’Italia per sei mesi. Una grande compagnia di artisti straordinari capitanati da Enrico Brignano, grande maestro. Ora sono già impegnato nella scrittura delle musiche del suo nuovo one man show che partirà da Caracalla il 7 giugno e che ci vedrà impegnati per tutta l’estate di nuovo in giro per l’intera penisola. Da ottobre ricomincerà la seconda stagione de I 7 Re di Roma. Non posso che ritenermi fortunato. Ma intanto facciamo un passo alla volta… Anzi una zampa alla volta: vi aspettiamo al Teatro 7 con Io non posso entrare fino all’11 maggio.