“Romeo e Giulietta” in scena al Teatro Olimpico di Vicenza

Uno spettacolo classico interpretato in chiave moderna, senza la perdita dell’anima poetica e tradizionale che lo caratterizza da secoli: questo è il “Romeo e Giulietta” in scena al Teatro Olimpico di Vicenza in due date, il 25 settembre e il 2 ottobre 2022.

Un’interpretazione, liberamente tratta dall’opera di William Shakespeare, che ha lasciato stupiti ed emozionati, complice la giovane età dei ragazzi sul palco, gli attori e le attrici di Tema Cultura Academy, coadiuvati dal testo e dalla regia di Giovanna Cordova.

Questa proposta teatrale, compresa nel 75° Ciclo del Ciclo di spettacoli classici, ha trasmesso dal suo inizio grande pathos e coinvolgimento, dati dalla versatilità e dall’attenzione nella messa in scena vera e propria.

Sul palcoscenico la storia dei due eterni e celebri innamorati, circondati da un coro vivo, multiforme, capace di trasformarsi a seconda del momento in atto. Una delle novità è stata proprio la presenza onnipresente di questo “soggetto”, di questo gruppo in grado di interagire, consiliare, giudicare, condannare, dialogare e accompagnare le azioni dei giovani protagonisti, originali nell’età ai due personaggi shakespeariani (16 anni Romeo, 13 Giulietta). Tra tutti, è spiccato l’amico di Romeo, Mercuzio, determinato, spavaldo e ben rappresentato. Ma un altrettanto ruolo importante è stato svolto anche delle due voci narranti, gli umili servi, seduti a latere del palco che hanno raccontato e descritto con estrema comprensione ed empatia le azioni, i punti salienti e gli snodi dell’intera vicenda. Sono loro ad aver aperto e chiuso l’intero spettacolo.

Per tutta la sua durata, i versi di William Shakespeare sono riecheggiati con forza e determinazione, nella loro bellezza e drammaticità, intervallati anche a musiche più moderne (The Rolling Stone, Led Zeppelin, Dire Straits e altri autori rock degli anni 60/70). Una combinazione che ha esaltato l’emozione, l’atmosfera non strettamente classica ma più vicina all’intento dell’iniziativa teatrale. Mettere in scena la fragilità, la delicatezza dell’animo giovanile, preda dell’indifferenza, sul filo di scelte estreme a causa di un contesto che non li considera, non li accetta. Una condizione che vede i ragazzi, anche di oggi, completamente soli.

Un dramma, quindi, che può far riflettere e che rappresenta i due protagonisti come eroi, decisi nelle loro volontà, convinti e forse ingenui, schierati contro tutti.

Fu vero amore il loro?”: il tragico finale apre all’estrema fragilità dei due che, in pochi giorni (la vicenda si svolge dalla domenica mattina al giovedì sera) incontreranno la morte. Questo momento è stato consegnato al pubblico con un’intensità e una rappresentazione poetica: nessuna rappresentazione fisica dell’apparente morte e del suicidio, ma un palco colmo di gigli bianchi, che lascia presagire l’epilogo, i due innamorati sorretti dalle due voci narranti che, con rassegnata tristezza e consapevolezza, recitano la tragica condizione che ha vinto entrambi. Una scena delicata e toccante, un’immagine finale che cristallizza l’eterno amore.

Romeo e Giulietta” al Teatro Olimpico ha trovato vita grazie a questa rivisitazione fedele all’originale ma, allo stesso tempo, attuale, ricca di riferimenti, giovane ed emozionante.

Tutto attorno lo scenario maestoso del Teatro che, così com’è nella sua struttura, si è prestato all’intera rappresentazione del dramma. Il racconto dell’amore tragico, puro, contrastato ha trovato nei volti di questi giovani interpreti una versione e uno sviluppo in grado di catturare età diverse confermando, ancora una volta, l’eternità dell’opera shakespeariana.

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