Giampiero Ingrassia mattatore a Sala Umberto con “Doctor Faust”.

Giampiero IngrassiaEmy Bergamo e Mimmo Ruggiero sono i protagonisti del Doctor Faust e la ricerca dell’eterna giovinezza, andato in scena al Teatro Sala Umberto di Roma. Liberamente tratto dal capolavoro di Johann Wolfgang von Goethe, adattamento e regia di Stefano Reali, produzione di Nicola Canonico per Good Mood.

Quarta Parete ha avuto occasione di assistere alla prima rappresentazione, slittata al 7 ottobre a causa di un infortunio occorso nei giorni appena precedenti a Ingrassia. Che tuttavia si è presentato in grande spolvero e con la sua solita, importante presenza scenica. Spaziando tra recitazione e canto ha esibito alla gremita platea del Sala Umberto una performance convincente, riuscendo anche a sdoppiarsi con facilità tra i personaggi di Faust e del demone Mefìstofele. 

Tra satira, farsa e intramezzi musicali, la commedia è scivolata veloce, se non fosse per l’eccessiva durata dell’intervallo tra primo e secondo atto. Si poteva contenere.
Originale, nello sviluppo, il passaggio tra le epoche: dall’antica Troia di una regina Elena che delude le aspettative di Faust, sino al futuro inconsistente dominato dal metaverso. La ricerca dell’eterna giovinezza di fatto non trova soluzione, la clessidra concordata con il Demonio si esaurisce. E anche la fascinazione del Male non offre all’edonista Faust le risposte sperate. Ma il protagonista rimane coerente, non cede alle “facili” suggestioni del Bene e dell’Amore, fino all’ultimo.

Complessivamente lo spettacolo regge e diverte, ma serba un potenziale inespresso. Si mantiene su un livello superficiale di approfondimento delle dinamiche tra i personaggi. Ingrassia domina la scena e trionfa con il suo talento, gli energici e bravi Bergamo e Ruggiero sono invece forse troppo relegati al ruolo di comparse. Nota di merito, ad ogni modo, per la giovane Margherita, dapprima pura poi in modalità “coatta”, e di nuovo in lunga veste sul trono troiano nel ruolo di Elena. 

Riuscito l’impianto scenico, gli effetti video amplificano i passaggi narrativi e anche i costumi sono estremamente curati.

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