Se ne è andato uno dei grandi della musica, vera e propria leggenda
Addio a Quincy Jones, produttore, discografico, artefice del suono delle grandi star: da Bob Dylan a Frank Sinatra passando per Elvis Presley e Aretha Franklin fino al suo vecchio amico d’infanzia Ray Charles incluso Michael Jackson per il quale produsse Thriller, a oggi l’album più venduto in assoluto con 110 milioni di copie. E grazie al suo genio contribuì con un inedito gruppo di fenomeni del pop come Donna Summer, Steve Wonder, Paul Simon e Lionel Richie, a portare al successo planetario We are the world. Aveva 91 anni.
Rinomato musicista jazz e pop, Jones è stato anche un prolifico arrangiatore, direttore d’orchestra, che grazie al suo talento e alla sua determinazione riuscì a costruire una carriera pressoché senza pari nell’intrattenimento.
L’ ultima volta che venne in Italia fu a Capri per ritirare il premio alla carriera dalle mani del comune amico Tony Renis che me lo fece conoscere anni prima a Hollywood mentre giravo un documentario per la Rai su di lui
Una vita lunga e ricca di avventure, impegni artistici, successi, tre matrimoni con relativi divorzi e tre figli. Fra i grandi amori della sua vita anche quello con l’attrice Nastassja Kinski. Una carriera la sua, cominciata suonando jazz a New York insieme a un ragazzino come lui che si chiamava Ray Charles.
“Non ci sarà nessun altro come lui” hanno titolato i giornali in America con la famiglia che lo ha assistito fino all’ultimo nella sua bella villa di Bel Air a Hollywood, la stessa dove sono stato ospite prima che l’acquistasse.
Musicista, compositore, arrangiatore, direttore musicale e produttore, Quincy Jones ha conquistato 28 Grammy Award che costituiscono un record assoluto nel mondo della musica.
Ha suonato con leggende come Miles Davis, Charlie Parker, Duke Ellington, Sarah Vaugham ed era a suo agio con ogni forma di musica, sia che si trattasse di impostare Fly Me to the Moon di Sinatra su un ritmo incisivo e swingante e un flauto malinconico, sia che aprisse la sua produzione del soul In the Heat of the Night” di Ray Charles con un vigoroso assolo di sax tenore. Fra le sue colonne sonore di successo, va ricordata la nomination all’Oscar per Il colore viola nel 1986.
Importante anche il suo impegno politico a favore dei diritti civili dei neri (sostenne Martin Luther King negli anni ’50 e ’60) e dei diritti umani tout-court. Nel 1968 fu il primo afroamericano nominato all’Oscar per la miglior canzone originale con The eyes of love da il film Il club degli intrighi. Nel 1964 fu proprio lui ad arrangiare e produrre il 45 giri di Tony Renis Cara fatina – Lettera a Pinocchio resa famosa successivamente da Johnny Dorelli e nel 1973 il singolo Non preoccuparti adesso ricomincerai portato al successo da Lara Saint Paul.
Nella sua biografia uscita nel 2008 scrisse «La mia filosofia di uomo d’affari ha sempre avuto le stesse radici del mio credo personale: prendere le persone di talento alle loro condizioni e trattarle in modo equo e con rispetto, non importa chi siano o da dove provengano”.
Foto di copertina: @web