Originariamente denominato Dies Romana il “Natale di Roma” è conosciuto anche con il nome di Romaia. La festività di natura laica è legata alla fondazione della città di Roma che si festeggia, secondo la sua leggenda, nella data del 21 aprile. La narrazione della nascita di Roma è indicata anche da Marco Terenzio Varrore, e stabilisce che Romolo avrebbe fondato Roma proprio il 21 aprile del 753 a.C. La data fu desunta da calcoli astrologici effettuati da Lucio Taruzio.
La celebrazione di tale data, in particolare fu spinta per enfatizzare la propaganda dell’impero romano e per tale motivo all’anniversario dell’Urbe si attribuì fin da subito un’importanza sostanziale. Da questa data in poi proseguì la cronologia romana, definita con la locuzione “Ab Urbe condita” ovvero “dalla fondazione della Città”, che contava gli anni a partire da tale presunta data di fondazione.
Per i primi duecentocinquant’anni della sua storia, Roma fu retta da un governo monarchico. In quest’arco temporale si sono avvicendati sette re, la maggior parte dei quali di origine sabina o etrusca. Romolo che ne fu il fondatore, regnò dal 753 a.C. e fino al 713, poi Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
Nel periodo in cui Roma divenne Cristiana, tramite l’Editto di Milano del 313, lo stesso Costantino si considerò anche alto patrono della Chiesa. Quindi successivamente durante il periodo imperiale fu instaurata la Festa di San Cerareo che fu istituita in coincidenza del giorno 21 aprile, data di fondazione di Roma, facendo acquisire a tale festività oltre un significato “sacro” a cui si affiancò anche quello “istituzionale” come pretesto per celebrare la figura dell’imperatore ed il suo santo tutelare.
Con il decadere dell’impero romano la festa andò in disuso per essere nei tempi “moderni” abolita rimanendo però sempre vigente nel solo comune di Roma.
La ricorrenza del natale di Roma venne poi riscoperta ai giorni nostri, i cui festeggiamenti sono stati ripresi da circa 20 anni, grazie all’attività del Gruppo Storico Romano, che ne rievoca la storia con rappresentazioni anche in costume. Quest’anno nel 2020 sarà un festeggiamento “particolare” e per lo più con iniziative sui social e via web, ma pur sempre seguito da moltissimi appassionati e studiosi.