Che cosa è l’umanità se non una miriade di eventi concatenati ma non allineati?
Una data unica, quella del 20 dicembre al Teatro Chiabrera di Savona, dove, per riprendere imprecisamente quanto detto sul palco, circa quattrocento Sapiens si sono riuniti per vedere quattro Sapiens loro simili per la necessità primordiale di raccontare e ascoltare storie. Questa è la premessa per l’incipit de L’angelo della Storia portato in scena dal Teatro Sotteraneo, nell’unica serata in calendario di questa stagione.
Gli attori Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini portano il pubblico in un viaggio paradossale attraverso i millenni e i momenti irripetibili in cui l’essere umano ha calpestato la terra e ha agito su di essa nei quattro angoli del globo, da quelli più remoti a quelli più densamente abitati in un continuo bilanciarsi tra realtà e finzione, tra fatto tangibile ed immaginazione.
La Storia, in questa creazione, palpita vitale senza sosta: il flusso dei numerosissimi eventi e dei personaggi scorre velocemente e contrae i secoli fino ad accavallare le tante costellazioni di episodi in vortici convulsi di narrazione per poi tornare, improvvisamente, a dilatarsi in quello che ricorda un respiro infinito. Si va avanti in una sorta di zapping temporale e si torna indietro in rewind fulminei seguendo i momenti più disparati che compongono il vissuto umano: il caparbio soldato fantasma giapponese Onoda, le difficili scelte del militare sovietico Stanislav Petrov, la piaga del ballo di Strasburgo nel tredicesimo secolo, la bufala del gatto milionario Tommasino e l’ultimo concerto dell’orchestra del Titanic. Il confine sottile tra cosa è vero e cosa è invece invenzione molto spesso sbiadisce fino a diventare invisibile. Il protagonista è il sempre il Sapiens che ha bisogno di narrare, ascoltare e di realizzare la Storia stessa, in cui è immerso da sempre.
La costruzione, sebbene molto complessa e articolata, è particolarmente brillante e davvero ben orchestrata; se qualche elemento e sfuggito all’attenzione dello spettatore che, confuso, si è immediatamente dimenticato di qualche pezzo qui e là, si è prontamente aiutati a mantenere alta l’attenzione e il filo del discorso riportando ogni dettaglio in primo piano. Ma il vero punto di volta, è l’appuntamento con la Storia su cui ruota tutto lo spettacolo: la morte del filosofo tedesco di origine ebrea Walter Benjamin, dalla cui ultima opera trae origine questo lavoro. L’angelo descritto da Benjamin è spinto inesorabilmente verso il futuro nonostante voglia cercare di raccogliere quanto resta delle macerie del passato e lo stesso vale per l’essere umano, incapace di sottrarsi al suo destino e costretto a muoversi verso nuovi unici avvenimenti.
Lo spettacolo, grazie alla sua ottima riuscita per la sua regia e per l’accattivante coinvolgimento del pubblico, ne ha ricevuto il favore con lunghi applausi per gli interpreti. Un piccolo momento nell’immane galassia storica del Sapiens che fa brillare ancora di più questo gioiello di spettacolo.
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L’angelo della storia – Teatro Sotterraneo – scrittura: Daniele Villa – Ideazione e regia di Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa – Con: Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini – luci: Marco Santambrogio – costumi: Ettore Lombardi – suoni: Simone Arganini – montaggio danze: Giulio Santolini – responsabile produzione: Eleonora Cavallo – produzione: Sotterraneo – assistente produzione: Daniele Pennati – coproduzione: Marche Teatro, ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Nacional de Lisboa D. Maria II – responsabile amministrativa: Federica Giuliano – contributo: Centrale Fies, La Corte Ospitale, Armunia – col supporto di: Mic, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze – residenze artistiche: Centrale Fies_art work space, Centro di Residenza Emilia-Romagna/La Corte Ospitale, Dialoghi − Residenze delle arti performative a Villa Manin, Armunia, Elsinor/Teatro Cantiere Florida, ATP Teatri di Pistoia – Teatro Chiabrera di Savona 20 dicembre 2024