Tre giorni da tutto esaurito. L’undicesima edizione di Spring Attitude conferma la necessità di arricchire a Roma la proposta di festival musical “organici”. Lanciato per soddisfare la nicchia dei cultori di sonorità elettroniche, Spring Attitude si è allargato nel tempo ai territori dell’indie, del pop e delle performance strumentali. L’ evento, anticipato il 10 settembre dal concerto di Olafur Arnalds all’Auditorium Parco della Musica, ha avuto il suo fulcro nella 3 giorni ospitata dal 15 al 17 settembre tra l’Alcazar Live e, soprattutto, gli Studios di Cinecittà. Una scenografia di templi, scalinate, colonne e terrazzi, incastonati tra due palchi.
All’appello ha risposto un nutrito elenco di artisti: 72–Hour Post Fight, The Blessed Madonna, Calibro 35, Centomilacarie, Ceri, Cosmo, Ditonellapiaga, Ellen Allien, Fulminacci, Ginevra Nervi, Iosonouncane, Kokoroko, The Ladder Cloud Thing, Marco Castello, Nu Genea, Post Nebbia, Red Axes, Venerus, Whitemary, SA Soundsystem. Un “mischione” ottimamente selezionato, tra nuove tendenze e orecchie rivolte al passato. Italia, Europa, Mondo, contaminazioni a gogo.
Entusiasmo a mille per le migliaia di persone che si sono alternate nella tre giorni.
Spring Attitude è sempre più una conferma nel calendario degli appuntamenti musicali a Roma, e dunque ci aspettiamo che con la prossima edizione l’asticella venga posta ancora più in alto.
(credits: Spring Attitude)