Pensiero libero = Teatro Libero

Mercoledì 6 settembre si è svolta la conferenza stampa della 56esima stagione internazionale del Teatro Libero di Palermo alla presenza del Direttore Artistico Luca Mazzone, del Direttore Istituto Cervantes di Palermo Juan Carlos Reche e del Capo di Gabinetto, Assess17 Regionale Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, la Dott.ssa Daniela Segreto.

Sessanta titoli tra spettacoli serali, anteprime, residenze e quelli dedicati alle scuole e alle famiglie, per un totale complessivo di 212 alzate di sipario con una fitta presenza di produzioni e ospitalità. Uno sforzo notevole per un teatro che non è dedito alla programmazione commerciale, tra danza, musica e spettacoli, il Libero guarda con forte attenzione alla drammaturgia contemporanea senza pregiudizi che siano essi ideologici, di parte o culturali.

Molto spesso le scelte del Teatro hanno anticipato i tempi, mantenendo comunque salda la dimensione familiare. Centro di innovazione, produzione e formazione, anche attraverso le residenze che in questi anni si sono succedute, il Teatro Libero riesce ogni anno a portare a compimento un viaggio attraverso la creazione contemporanea.

Come afferma lo stesso Direttore Artistico, il Libero è “Attento alle realtà più significative della scena nazionale ed internazionale, s’interroga sui linguaggi ed i loro sconfinamenti, allargando lo sguardo dal centro alle periferie. Un progetto che crede nelle sinergie, che immagina e crea connessioni e legami con la filiera della produzione culturale, della collaborazione con l’ Instituto Cervantes per l’apertura della stagione, alla rete di drammaturgia contemporanea NDN che vede Libero comproduttore insieme ad importanti istituzioni nazionali, fino alla collaborazione con PAV per Fabulamundi attraverso il sostegno produttivo rivolto a drammaturghe contemporanee”.

Ph. Ufficio Stampa – “Tonà” di Luz Arcas

La programmazione di quest’anno conta 16 titoli, tra cui 2 progetti internazionali, 4 anteprime di stagione e 4 residenze. Tra i progetti internazionali annoveriamo Tonà di Luz Arcas, La Pharmaco – Madrid, sostenuto da Acciòn Culturale Espanola in collaborazione con l’Instituto Cervantes di Palermo, un percorso multidisciplinare tra danza e musica, in scena dal 26 al 28 Ottobre. Il secondo progetto internazionale è “Run” coreografia di Brahim Bouchelaghem e della compagnia francese di danza contemporanea Hip Hop Zahrbat, in scena dal 23 al 25 Novembre, qui la performance è strumento di scrittura adatta ad una scena colta e non disattenta ai linguaggi popolari della danza di strada, coaudiuvata da interventi video.

Nell’ottica delle ospitalità internazionali, all’interno delle anteprime di stagione, il Teatro Libero apre la sua 56esima edizione il 30 settembre con la coreografia “Bellezza dolore gioia, figure per un pensiero plastico” di Tiziana Arnaboldi con l’omonima compagnia Svizzera. Numerose le produzioni anche quest’anno tra le quali “Camera 701”, in scena dall’ 11 al 13 Aprile per la drammaturgia di Elise Wilk, progetto e regia di Luca Mazzone in collaborazione con PAV/ Fabulamundi Playwriter Europe, che affronta il tema delle relazioni di coppia.

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, per il progetto scuole, il Libero presenta “Il Visconte dimezzato” a cura di Luca Mazzone, dal 9 al 25 di Ottobre. Due progetti shakesperiani si aggiungono agli spettacoli per le scuole “Come vi piace” regia di Alberto Giusta, in scena dal 6 al 22 Novembre e “La Tempesta” progetto e regia di Giuseppe Pestillo, in scena dal 5 al 12 Febbraio, che coinvolge i ragazzi sfruttando la tragedia come strumento di divertimento e al contempo di riflessione. Un inno alla resistenza e al coraggio lo spettacolo “Don Quijote” regia e coreografia di Loris Petrolio, Compagnia Petrolio Danza/ Twain Centro di Produzione Danza Regionale – Roma, sarà in scena dal 15 al 17 di Febbraio.

Ph Web – “Il re dei pavoni” regia di Francesco Cortoni

Paolo Crepet asseriva che “Il teatro è una scuola di emozioni come le fiabe per bambini“. Alimentare il gusto per il teatro, i giovani sguardi, è importante per il Libero e lo conferma la programmazione prevista per le famiglie dal titolo “Un Isola di Teatro”. 7 i titoli previsti, tra questi “Il re dei pavoni” in scena il 3 Dicembre, per la regia di Francesco Cortoni. Lo spettacolo ha l’esigenza di esplorare storie poco conosciute ma altamente affascinanti e coinvolgenti della nostra letteratura italiana, in particolare le Fiabe Italiane di Italo Calvino. “Il castello degli errori” in scena il 3 Marzo, per la regia di Salvo Dolce, nasce dalla riflessione che fece Gianni Rodari sul sorriso dei bambini, “Vale la pena che un bambino impari piangendoquello che può imparare ridendo?”. Il 17 Dicembre sarà la volta di “Cappuccetto Blues” regia di Luca Randelli, due attori in scena che attraverso la clownerie e un pizzico di magia daranno vita a performance molto divertenti, lo spettacolo vuole essere una versione di cappuccetto rosso dal punto di vista dei lupi. Un racconto sul coraggio, che invita ad avere fiducia nella vita, “Il piccolo violino” di Jean-Claude Grumberg, per la regia di Beno Mazzone, in scena il 7 Gennaio mentre il 17 Marzo sarà la volta dello spettacolo “Viola e il Blu” con la regia di Luca Messina, che affronterà i temi dell’ identità di genere.

Teatro Libero guarda anche al repertorio musicale italiano con due spettacoli “La città che incanta” di e con Tony Laudadio, una storia di amore la cui architettura è costruita dalla musica di Pino Daniele, in scena dal 12 al 14 Ottobre e “Buonasera Signor G. – Portraits: Giorgio Gaber” in scena dal 25 al 27 Gennaio, per la regia di Carlo Roncaglia, produzione Accademia dei Folli di Torino.

Attento alle commistioni di linguaggi, storie e tradizioni, gli spettacoli del Teatro Libero si muovo su binari convergenti, dal teatro alla danza passando per la musica. Al grido del “Pensiero Libero” il Libero guarda verso tematiche forti e contemporanee come quelle dell’ identità di genere, della conflittualità tra l’individuo e la società nell’ impossibilità di trovare il proprio posto nel mondo, del rispetto della diversità, dell’incontro con l’altro, portandoci a riflettere sulle nostre radici e sulla nostra identità. Solo attraverso il confronto con l’altro possiamo aspirare alla piena consapevolezza di noi stessi, ma l’altro può anche essere un luogo, un ricordo, un momento, un immagine, un suono. Perché in fondo solo attraverso l’altro realizziamo noi stessi, ritroviamo le nostre radici e la nostra identità, quando rifiutiamo questo confronto, per paura o per sfiducia, stiamo rifiutando di guardare dentro di noi.

Si ringrazia l’ Ufficio Stampa e Comunicazione del Teatro Libero di Palermo – foto di copertina “Racconti di un Ancella” regia di Graziano Piazza (21 e 22 Dicembre)

https://teatroliberopalermo.com

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