OTTO DONNE E UN MISTERO AL QUIRINO – LA RECENSIONE

In una grande villa, di  campagna isolata dalla neve, una famiglia sta per festeggiare il Natale.  Ma il padrone di casa, Marcel,  viene trovato morto  nella sua stanza da letto assassinato, con un coltello nella schiena. Il filo del telefono tagliato, il cancello bloccato e la macchina è fuori uso non consentono contatti all’esterno. Tutte sono sospettate: otto personaggi, otto storie, otto motivi per uccidere. Le indagini per svelare l’assassino  a mano che la storia va avanti saranno punteggiate da scoperte soprendenti una piu dell’altra… ..

C’e’ Suzanne la figlia ritrovata che torna dall’Inghilterra che scoprirà che Marcel non è il suo padre biologico confessando invece che è il padre del figlio che sta aspettando(splendida Claudia Campagnola in una delle sue interpretezioni piu convincenti), e  Gaby moglie borghese e superficiale (un’ eterea Anna Galiena) sua madre,  che ha imbastito una relazione con l’ex socio del marito e in procinto di lasciare il tetto coniugale.  Augustine(una Deborah Caprioglio come non l avevi mai vista, straordinaria in questo ruolo in cui dimostra di essere a suo agio), sua sorella  ipocondriaca e nevrotica, che nasconde la sua passione per i romanzi rosa ed è molto gelosa di sua sorella.  Mamy (Paola Gassman sempre brava, con momenti veramente esilaranti), la nonna dedita al vizo dell’alcool,  che fa di tutto per nascondere soldi e titoli confessando candidamente di aver ucciso  il marito tanti anni fa “Non c’era il divorzio ai tempi…”.  Louise(brava una Giulia Fiume versione femme fatale), la cameriera amante del defunto, che ha una forte ammirazione per la sua padrona. Chanel (Antonella Piccolo), la fida governante appassionata del gioco e che ha una relazione con  Pierrette (un’altera Caterina Murino) la sorella venale di Marcel, ex ballerina e in cerca di soldi dal fratello e infine la giovanissima  e arrogante Catherine la piccola di casa(Mariachiara Dimitri), che ama i romanzi polizieschi  e vede in suo padre un modello da seguire e che sarà il vero dominus di questa messa in scena con una sorpresa finale inaspettata.

Otto donne si impegneranno, a porte chiuse, in un gioco della verità implacabile e impietosa, alla fine delle quali nessuna sarà risparmiata, dove tutte le debolezze, le bugie e gli odi nascosti appariranno nel grande giorno, perché, nonostante la correttezza e l’apparente cortesia tutte quante si detestano. Otto attrici brillanti dove ogni ruolo sembra cucito ad hoc con la giusta attenzione alla psicologia dei personaggi , una vera orchestra che suona con grande armonia, mantenendo al contempo un ritmo serrato e  passando con grande naturalezza da momenti piu intimi e familiari a quelli più ruvidi e inquisitori.

Robert Thomas ha imbastito un testo di grande potenza drammaturgica sovrapponendo due piani narrativi. Da una parte un intrigo di polizia in cui si tratta di smascherare l’assassino. D’altra parte la rivelazione, attraverso l’indagine, di tutti i segreti nascosti di ogni personaggio mettendo a nudo  tutte le bugie e il risentimento che animano i rapporti tra loro. Si assiste  a una specie di balletto di finzione in cui i protagonisti cercano di sfruttare al meglio il gioco come meglio possono. Ciascuno a sua volta, è un accusato o accusatore, in questo piccolo gioco perverso in cui la miglior difesa è ancora l’attacco. Un gioco di scacchi, il cui attore principale è una mano invisibile che sembra spostare i pezzi come desidera, Siamo nel regno  del non detto, della manipolazione e della menzogna.

Bella la scenografia in legno caldo costruita su due piani dove al centro campeggia una scala che conduce alla stanza del crimine, anche qui dal punto di vista del racconto due piani ben distinti che hanno una funzione chiaramente simbolica:   uno superiore dove ognuna delle protagoniste si racconta, si svela e quello inferiore che  invita si  alla  condivisione, ma che diventa  un’arena in cui la giostra verbale, sempre più incisiva, rivela progressivamente parte della verità.

In conclusione una  storia che  ha tutti i tratti distintivi del tipo di storie che hanno reso il genere un punto fermo nell’intrattenimento, riuscendo perfettamente nel mantenere  alto l’interesse di un pubblico che ha apprezzato con numerosi applausi tutto il cast. Fino a domenica 14 aprile.

personaggi e interpreti

in ordine di entrata in scena

Sig.ra Chanel – Antonella Piccolo

Louise – Giulia Fiume

Mamy – Paola Gassman

Suzanne – Claudia Campagnola

Gaby – Anna Galiena

Augustine – Debora Caprioglio

Catherine- Mariachiara Di Mitri

Pierrette – Caterina Murino

regia GUGLIELMO FERRO

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