Claude Theberge; nelle sue tele abbracci, pioggia e vento.

    di Ester Campese

 

L’artista canadese Claude Theberge è stato un perfetto interprete contemporaneo degli stati d’animo, nostalgici e romantici, spesso riprodotti in arte nei soggetti pluviali.

Si è formato presso la scuola di Belle Arti di Quebec City in cui approfondì gli studi di arti grafiche.  Si trasferì successivamente in Francia proseguendo gli studi all’École du Musée del Louvre.

È divenuto noto nel tempo per i suoi dipinti a sfondo marino spesso con la presenza di ombrelli. Gli elementi naturali come il mare e la pioggia, assieme alle sciarpe volanti mosse da folate di vento, agli abbracci di amanti, alle mongolfiere, sono soggetti distintivi e spesso presenti nella sua produzione artistica; protagonisti che aiutano a osservare la forza della natura e dei sentimenti, tradotti in pittura.

Un’affascinante e suggestiva visione, quella di Claude, che facilmente porta l’osservatore in atmosfere per nulla scontate. Ecco che i riflessi delle sue gocce d’acqua divengono poetica ispirazione, resa ancora più struggente dalle pennellate con forti contrasti cromatici che definiscono la tavolozza di questo artista. La sua visione positiva viene espressa attraverso le tinte scelte che sottendono una sorta di speranza. Ci si ritrova così a cavallo di un realismo favolistico, in una suggestione coinvolgente che offre la visione della bellezza dei luoghi e delle persone da lui narrati.

Theberge sapeva agevolmente passare dall’arte astratta all’iperrealismo, dal surrealismo all’arte figurativa nei canoni classici, in un mix riuscito e amato non solo dai collezionisti. Non si occupò solo di pittura ma si dedicò anche a murales, vetrate e sculture.

Credeva che l’arte non dovesse essere confinata solamente nei musei, ma essere divulgata anche al di fuori di questi ambienti. Molte sue opere, per tale motivo, sono presenti in luoghi pubblici, come la scultura alla stazione della metropolitana di Vanier o le vetrate della chiesa di Saint-Jean-Baptiste de la Salle o ancora la fontana nel Parco Viger.

Alcune sue produzioni sono inoltre presenti in diverse collezioni private come quelle de L’Oreal/Lancome e della Collezione Kennedy. È stato presente con le sue opere in mostre in tutto il mondo tra cui Parigi, Londra, Tokyo, New York, Chicago, Mosca. Gli è stato conferito il primo premio in occasione di un concorso delle Nazioni Unite cui parteciparono oltre sessantacinquemila artisti e grafici di tutto il mondo.

Nel 2008 è deceduto a Montreal a seguito di una lunga malattia lasciandoci in eredità il bagliore della luce e quello struggente sentimentalismo che emana dalle sue opere.