QAnon: la teoria del complotto degna di un film che si è propagata come un’epidemia

Durante l’anno della pandemia da Covid-19 la popolarità di QAnon è cresciuta esponenzialmente, non solo sul suolo statunitense ma anche in Europa. Di pari passo all’epidemia ha contagiato milioni di persone portandole a credere a teorie complottiste che sembrano uscite da sceneggiature hollywoodiane. A pochi giorni dall’insediamento di Biden e dalla fine dell’era Trump è interessante capire come questo fenomeno abbia movimentato tanta gente e cosa ne sarà in futuro.

Cos’è QAnon?

Con questo termine si individua solitamente l’insieme delle teorie complottiste, basate su nessuna evidenza, secondo le quali esisterebbe una società segreta (Deep State) con radici nell’establishment politica americana che agirebbe contro l’ormai ex presidente Trump per impedirgli di smascherare un gigantesco network di pedofili-satanisti – vicini a pratiche ebraiche oscure e cabale occulte – che ha come obiettivo il dominio mondiale. Questo tema prende spunto dal caso di un’altra teoria del complotto, quella del “PizzaGate” che colpì una piccola pizzeria di Washington, non lontano dalla White House. Una teoria che mosse i primi passi su Reddit, il popolare social anonimo, che vedeva tantissimi utenti accusare la pizzeria “Comet PingPong” di essere la base di una rete di pedofili del Partito Democratico.

Come nasce?

QAnon prende il nome dall’utente anonimo (da qui “Anon”) il cui nickname sulla piattaforma anonima 4Chan era “Q”. Q sosteneva di essere un alto funzionario dell’amministrazione Trump e di essere in possesso di informazioni importantissime che ha poi cominciato a postare sulla piattaforma, dando vita alle teorie complottiste. Secondo gli utenti e seguaci del sedicente funzionario trumpiano nei suoi post ci sarebbero stati dei messaggi in codice da decifrare per aiutare Trump nella lotta al Deep State e scongiurare così il rovesciamento dell’ordine mondiale perorato dai movimenti segreti legati ai democratici.

Tra il 2020 e l’inizio del 2021

Nell’anno della pandemia le teorie di QAnon sono arrivate ai massimi livelli di popolarità non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa, soprattutto in Francia, Germania e Italia. La teoria ha spopolato prendendo per la pancia milioni di persone che negli ultimi anni, soprattutto dopo la crisi economica del 2008, hanno cominciato a credere sempre di meno nel governo (nella struttura in sé). Le teorie hanno preso piede soprattutto nel bacino dell’Alt-Right americana (l’estrema destra alternativa) per minare le politiche progressiste dei Dem. Le teorie di Q hanno infatti attecchito maggiormente tra gli elettori di destra, coinvolgendo un gran numero di razzisti e anti-semiti. Insomma QAnon è diventata una realtà preoccupante che ha cominciato a convergere su più fronti e nell’anno del Covid è stato assimilato anche da alcuni sostenitori no-vax e no-mask.

Durante la campagna elettorale il partito repubblicano si è trovato in una posizione scomoda. Ha voluto prendere ufficialmente le distanze dalle idee del complotto ma al tempo stesso alcuni membri del partito hanno finanziato le campagne dei candidati che invece le sostengono. Da un lato non volevano essere associati alle affermazioni razziste e anti-semite di alcuni candidati, dall’altro rischiavano di scontrarsi con un bacino elettorale comunque molto ampio e non volevano allontanare potenziali elettori.

Il movimento è stato tra i maggiori fautori dell’attacco a Capitol Hill (https://quartapareteroma.it/stati-uniti-la-follia-di-capitol-hill/) del 6 gennaio 2021, durante il quale ci sono stati quattro morti. QAnon infatti, insieme ad altre frange di estrema destra come i Proud Boys, ha attaccato il Partito Democratico per presunti brogli durante le elezioni. Una linea che è stata avallata e anzi fomentata da Donald Trump anche durante la rappresaglia al Congresso.

Cosa succederà adesso?

Durante le settimane prima dell’insediamento di Biden, avvenuto il 20 gennaio, i seguaci di Q avevano sperato in un ribaltamento della situazione. Si pensava infatti che Trump scoprisse il velo di Maya che copriva il grande complotto, per poi giustiziare i satanisti-pedofili affiliati al partito democratico. Invece il quarantacinquesimo presidente ha preso l’aereo e se ne è andato, e il quarantaseiesimo ha giurato. Un colpo basso per i seguaci di Q.

Sui canali Telegram, dove molti giornalisti che lavorano su QAnon si sono infiltrati, gli adepti del movimento hanno commentato con grande disagio il cambio di presidenza: «Dove sono gli arresti, le rivelazioni, le azioni militari e i documenti classificati che ci erano stati promessi?», «Ho paura, mi viene da vomitare, ma tengo duro». Il messaggio più importante, però, è arrivato da Ron Watkins su 8kun – uno delle più famose piattaforme nate per ospitare le idee di QAnon dopo essere state bandite dai social – che è considerato dagli analisti e osservatori di QAnon uno dei più stretti collaboratori di Q se non lui in persona: «È il momento di tornare alle nostre vite precedenti», e di «rispettare la Costituzione a prescindere da quanto siamo d’accordo con alcuni dettagli che riguardano le persone che giureranno». Molti non credono che i seguaci di QAnon faranno un passo indietro, perché queste teorie sanno adattarsi facilmente, indipendentemente dal corso politico che attraversano.