La Costituzione per Luca Sommi

Al Teatro Vittoria un’unica data per Viva la Costituzione, il monologo del giornalista sulla nostra Carta fondamentale

C’è – dovrebbe esserci – una sola norma sulla quale tutti son d’accordo; la Costituzione. 
Le fondamenta, l’ossatura base su cui si regge tutto il sistema giuridico e non solo, l’intero apparato statale, il punto di partenza dell’organizzazione istituzionale e sociale del paese.
Luca Sommi ne è convinto, lo è stato nel suo libro “La più bella”, edito da Baldini+Castoldi, e nello spettacolo che in parte lo riprende. “Viva la Costituzione” è andato in scena in un’unica data lunedì 10 Marzo al Teatro Vittoria, un’ora e mezza durante la quale Sommi ha affascinato il pubblico, tra applausi, risate e piccoli momenti di contestazione politica.

Parole semplici, precise, attento al senso ultimo di quel che voleva significare. Luca Sommi ha raccontato la Costituzione come la Costituente avrebbe apprezzato, cercando di renderla alla portata di tutti. Soprattutto in quella prima parte, così fondamentale da esser stata definita immutabile, quella che non descrive come dovrebbe funzionare lo Stato ma quali valori dovrebbero essere insiti nel Popolo e in chi lo governa.

Impossibile certo era rimanere in una posizione politicamente neutra, a maggior ragione in un periodo in cui la Costituzione è al centro di un dibattito parlamentare volto a stravolgerne una parte consistente. L’opinione di Sommisul tema era ed è palese, ma proprio per l’importanza del tema il monologo è andato avanti limitando gli attacchi e preferendo un ragionamento lucido sulla bellezza della Carta. Come a non voler guardare solo a ciò che verrà ma soprattutto a quel che si perderebbe se, a cosa verrebbe tolto. 

Un monologo aiutato dalla scelta, molto azzeccata, di accompagnare il discorso giuridico alle arti, a quadri che in qualche modo parlano dei grandi temi della nostra Carta. A cominciare da Guernica, forse l’opera più rappresentativa del dramma novecentesco della guerra, quel che si voleva lasciare alle spalle e ora ci ritroviamo davanti con tutto il suo orrore, e continuando con i discorsi di chi quella Costituzione l’ha scritta, chi c’era quando si sceglieva come sarebbe stata l’Italia del domani.

Nel corso del suo intervento Sommi ha cercato di unire la spiegazione giuridica, quella che ci si potrebbe attendere da un corso universitario, al suo essere giornalista e al trovarsi su un palcoscenico. Di tanti luoghi in cui un discorso sulla Costituzione può essere fatto il Teatro richiede che si omaggi anche la sua arte, e il monologo di Luca Sommi ne è stato in grado.

Pochissimi i momenti in cui la sensazione era quella di essere a lezione, molti quelli capaci di appassionare anche chi la Costituzione da un punto di vista giuridico non l’aveva mai approcciata.
Il bilanciamento più complesso è stato quello con l’opinione politica, tanto più che la Carta dovrebbe essere un testo apprezzabile in modo trasversale, ma era necessario per non renderlo una lezione, un parlare oggettivamente del testo e basta. Arte, cultura, attualità, diritto. Se Luca Sommi voleva creare un momento di riflessione sulla Costituzione che non la rendesse un mondo lontano ma qualcosa di tangibile c’è riuscito. 

Parlando di fonti del Diritto la Carta appare una supremazia inarrivabile, quel punto lontano da cui tutto parte e le cui implicazioni riguardano il legislatore. Noi possiamo incidere su chi siede in Parlamento, si può pensare, ma quelle formule auliche per cui la Costituente impiegò diciotto mesi di lavoro non ci appartengono, sarà poi la politica a doversene occupare.

Forse no, ci dice lo spettacolo di Sommi. Forse quei 139 articoli sono patrimonio di tutti, e tutti – ai diversi livelli – se ne devono occupare. Anche in un mondo lontanissimo da quello che si palesava davanti ai Costituenti, incapaci certo di immaginare questo ventunesimo secolo.
Proprio qui sta la cura con cui fu scritta; non sapere cosa accadrà ma pensare a una Costituzione che parla di diritti e libertà, di doveri e solidarietà, temi che non dovrebbero passare mai di moda, indipendenti dai governi, dagli sviluppi tecnologici e dagli equilibri mondiali.

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Viva la Costituzione di e con Luca Sommi – produzione Loft Produzioni srl – distribuzione Epoché ArtEventi Teatro Vittoria 10 marzo 2025


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