Al Teatrosophia “Il resto è sogno” è stato l’ultimo spettacolo presentato per il concorso teatrale “Primo palcoscenico”
L’ultima rappresentazione portata in scena al Teatrosophia nell’ambito del concorso teatrale “Primo Palcoscenico” è stato “Il resto è sogno”, della Compagnia Storie di piazza, andato in scena domenica 8 dicembre.
Un testo diviso in due, che ha unito Sogno di una notte di mezza estate e Amleto per il tramite di una Viola del pensiero, creando una narrazione moderna dei temi più canonici del teatro, l’amore e il dolore.
Sul palco sono otto gli attori, un numero che può apparire spaventoso e che invece riesce a sposarsi perfettamente con le vicende che vogliono raccontare.
Ad esempio nella loro interpretazione di Sogno di una notte di mezza estate, dove c’è spazio per Lisandro ed Ermia (Emanuele Giaccardi e Irene Macuz), Demetrio ed Elena (Luca Falleri, anche autore dello spettacolo, e Dalila di Palma) e il folletto Puck (Alessia Zamperini, magnifico folletto e cantastorie in italiano e in inglese,) ma anche per un Oberon formato da Milena Aldini, Maria Letizia Chezza e Davide Ingannamorte, proprio per la costruzione di uno spettacolo che dia spazio a tutta la compagnia.
E lo stesso vale per l’Amleto, dove Ingannamorte diventa protagonista principale accanto a Milena Aldini nei panni della regina, Falleri come re e Chezza nel ruolo di Ofelia, mentre gli altri ragazzi sono la corte, il padre morto, il mondo intorno ad Amleto e alle sue vicende.
Un lavoro corale che, oltre ad aver gestito bene le parti, è stato in grado di utilizzare al meglio il palco del Teatrosophia. Non c’è calca, sovrapposizione, non si corre il rischio di un groviglio di corpi che renderebbe difficile seguire il filo della vicenda. E proprio per questo nessuno risulta superfluo; se a livello narrativo si potrebbe raccontare la stessa storia con un attore in meno a livello scenico questa mancanza si sentirebbe.
Tutto è studiato in modo da far lavorare in simbiosi la compagnia, curato per non lasciare nessuno indietro. A questo collabora la scelta di una scenografia relativamente mobile, fatta di cassoni di legno in grado di diventare ciò che serve, un gioco di fantasia che ci porta prima nel fatato bosco fuori Atene e poi alla corte di Danimarca. Anche per i costumi si è scelta la semplicità, colori scuri e accessori che accennano a luoghi e persone, non serve molto altro perché sappiamo dove e con chi siamo, cosa si sta svolgendo davanti ai nostri occhi.
Un lavoro elegante, in grado di sottolineare la bravura di questi ragazzi che sono stati capaci di mettersi in gioco con Shakespeare, a dimostrazione del fatto che non è vero che “tutto è già stato detto e scritto”, c’è sempre qualcosa di nuovo che può nascere. Ridurre, portare al minimalismo, chiudere in un’ora due spettacoli che anche singolarmente durerebbero molto di più. Andare al cuore delle storie, al centro dell’amore, incarnato in questo caso dal ruolo della Viola del pensiero, per dare la propria interpretazione.
Parlare di sentimenti universali senza pretese, ma con consapevolezza.
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l resto è sogno – Di: Luca Falleri Con: Milena Aldini, Maria Letizia Chezza, Dalila di Palma, Luca Falleri, Emanuele Giaccardi, Davide Ingannamorte, Irene Macuz, Alessia Zamperini – Regia: Storie di piazza – Rassegna Primo Palcoscenico – Teatrosophia 8 dicembre 2024