E’ stata presentata oggi 7 giugno la nuova stagione artistica 2022/2023 del teatro Sala Umberto di Roma. Come sempre la platea sfolgorante e gli affreschi stile liberty degli spazi accolgono gli spettatori, che giungono numerosi all’evento sfidando la torrida estate Romana. La Sala Umberto ospita, anche quest’anno, affermate personalità del mondo dello spettacolo. Sono presenti fra i tanti nomi Peter Stein (regista di Il compleanno di Pinter che debutterà a Gennaio) ma anche attori come Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo (che saranno prossimamente in i Due Papi con la regia del talentuoso Giancarlo Nicoletti già affermatosi lo scorso anno come attore in Persone Naturali e Strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi). Dopo una precedente annata teatrale, svariata e composita, adesso è tempo di allargare l’orizzonte a nuove proposte. Presenti e in prima linea quest’oggi anche giovani realtà emergenti, come la compagnia napoletana Vuccirìa teatro, pronta a calcare il palcoscenico già in autunno. Aprirà il sipario proprio la Vuccirìa Teatro con lo spettacolo Immacolata Concezione (da un’idea di Federica Carruba Toscano, drammaturgia e regia di Joele Anastasi, produzione Fondazione Teatro di Napoli- Teatro Bellini). In scena dal 27 settembre al 2 ottobre la storia travolgente e drammatica di Concetta, ragazza silenziosa e innocente, che viene barattata dal padre caduto in disgrazia con una capra gravida. Una prosa dura ma dolcissima, la storia di una ragazza qualunque che ieri come oggi deve lottare per sopravvivere in un mondo dominato dagli uomini.
Dal 4 al 16 ottobre Stefano Reali presenta Doctor Faust, la ricerca dell’eterna giovinezza (scritto e diretto da Reali con protagonista Giampiero Ingrassia). Lo spettacolo si presenta come un viaggio post-apocalittico ma anche filosofico tra lussuria e purezza d’animo che vuole portare alla luce i mali di ogni epoca storica; riuscirà la sua impresa in questo tragicomico e scatenato viaggio tra la farsa, la satira e la commedia musicale? Far Finta di essere Sani ( di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, adattamento e regia Emilio Russo) canta la vita attraverso il ricordo delle gesta tragi-comiche di Giorgio Gaber, sarà in scena dal 18 al 30 ottobre. Ancora Alessandro Gassman riadatta, si spera non con troppa enfasi cinematografica, Qualcuno Volò sul nido del cuculo (dal romanzo di Daniel Wasserman) con la partecipazione di Daniele Russo in scena dal 1 al 13 novembre. Presente la commedia brillante A che servono questi quattrini (regia di Andrea Renzi con Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Chiara Baffi) dal 15 novembre al 4 dicembre. Una favola? Un sogno ad occhi aperti? Può darsi ma i temi dell’inutilità del denaro e della dannosità del lavoro, benché calati nella realtà di due famiglie napoletane degli anni ’40, una poverissima l’altra in apparenza arricchita, riusciranno, sul filo del paradosso, a incuriosirci ad aprirci nella fantasia strade alternative. Spazio ai giovani e alle anteprime nazionali con la messa in scena di Beginnins-l’amore che non ti aspetti ( regia e adattamento Simone Toni, produzione OTI-Officine del teatro italiano). Alle prese con un raro e complesso testo inglese Francesca Einaudi e Giovanni Scifoni accettano la sfida. Nei panni di due giovani d’oggi, toccano temi come l’amore e la povertà e gridano a gran voce che questa generazione ha ancora qualcosa da raccontare. Chiuderà in bellezza la stagione invernale (3-15 gennaio 2023) la Cantata Dei Pastori, regia Lamberto Lambertini.
La cantata è un colosso della drammaturgia napoletana, stavolta rivisitata in una versione che vede nei panni di Razzullo una delle più poliedriche e intense attrici che popolano la scena partenopea, Lalla Esposito. Peppe Barra e Lalla Esposito, già lo scorso anno in scena con il varietà firmato Lambertini Non c’è niente da ridere, ricompongono magistralmente il duo dei tempi d’oro Peppe Barra/ Concetta Barra per offrire all’affezionatissimo pubblico sorprese continue, colpi di scena imprevisti, risate irrefrenabili e lacrime di commozione. Suona prorompente la musica alla Sala Umberto di Roma con Obhlivion Rapsody (regia Giorgio Gallione) e con i musicisti Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Colloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli. Cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposte e ricomposte fino a prendere nuova vita (In scena dal 17 al 29 gennaio 2023). La primavera della Sala Umberto sarà all’insegna della sperimentazione meta- teatrale; verrà messo in scena lo spettacolo Bloccati dalla neve (14-26 febbraio) , un testo che vuole ricordare metaforicamente l’anno horribilis 2020 che si spera riesca a stare in equilibrio tra tragedia e commedia senza perdere ritmo. Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere appaiono come due attori troppo diversi per età e per stile recitativo, si confida nella regia di Enrico Maria Lamanna.
Presente in sala anche Danilo Nigrelli per Festen, il gioco della verità con regia di Marco Lorenzi. Gli spettatori saranno coinvolti in una doppia visione teatrale e cinematografica, Festen apparentemente sembra raccontare una festa di famiglia per celebrare i 60 anni del patriarca, ma in verità ha a che vedere con il nostro rapporto con la verità, con il potere e con l’ordine costituito. La messa in scena sembra abbastanza interessante ma preoccupa che molti registi oggi non si rendano conto che il teatro è una forma spettacolarizzante che si distingue nettamente dal cinema; a cosa scegliamo di credere? Tra nuove sfide e grandi classici; da Il Giardino dei ciliegi di Checov a Pinter, da Gaber alla tradizione napoletana la nuova stagione del Teatro Sala Umberto si presenta ricca e (forse troppo) variegata ma sicuramente propone, anche quest’anno, nuovi spunti di riflessione a critici e spettatori sempre con occhio attento alle problematiche sociali.