Rachel Eckroth e Hamid Drake al Vicenza Jazz

Vicenza ha ospitato il festival New Conversations – Vicenza Jazz, dal 10 al 20 maggio 2023, quest’anno dal titolo The Other Side, l’altra metà del jazz. Tra gli eventi, Rachel Eckroth con The Garden e Hamid Drake con il suo Turiya: Honoring Alice Coltrane: le due proposte hanno portato sul palco musica, contaminazione e atmosfere che hanno fatto rivivere, in chiave personale e pop, un genere intramontabile.

Metti un sabato sera, nuvoloso e umido, il buio, le luce colorate soffuse, un palco, un pianoforte seminascosto, un imponente contrabbasso, batterie e percussioni pronte e lucenti, con l’aggiunta dell’aspettativa e del non sapere cosa accadrà e cosa ne uscirà. Questa è la serata e l’aria vissute il 20 maggio 2023 al Teatro Comunale di Vicenza: protagonisti due gruppi e due protagonisti, Rachel Eckroth e Hamid Drake, che hanno portato il sound, tipicamente jazz, a toccare livelli, sì personali e contaminati, ma attuali, pop, alternativi.

Una sperimentazione che è diventata anche tributo, ricordo, riproposizione. Non, quindi, il jazz puro e classico ma una musica rivisitata, “contagiata” da effetti elettronici, che ha mantenuto pur sempre i tratti distintivi dell’origine. La vivacità, l’improvvisazione, quel ritmo inconfondibile, che prende il movimento della testa e lo schiocco delle dita, si sono amalgamati alla voce, alla musicalità quasi melodica e spirituale.

Il cuore è tutto lì, nelle intenzioni e nella volontà di comunicare al pubblico un messaggio, una sonorità da portare a casa. Questo jazz è stato viaggio, partito da distante e giunto, ai giorni nostri, con sfumature nuove, impreviste. Ad aprire la serata, Rachel Eckroth, cantautrice e tastierista americana, accompagnata da Anna Butterss (basso, contrabbasso) e John Hadfield (batteria) che, in modo congiunto, hanno eseguito una serie di brani dai tratti jazz, toccati e movimentati dall’elettronica. Il progetto di Rachel Eckroth, The Garden (Rainy Days Records, 2021), presentato in alcuni pezzi eseguiti durante la serata, è stato un impasto di esplorazione, fantasia, improvvisazione, che hanno reso il jazz più pop, oltre il mainstream più classico.

Low Hanging Fruit, Dark Waters, Oil sono state alcune delle proposte realizzate sul palco, giocati sull’alchimia di un trio forte, in sintonia, in grado di inseguirsi sulle note e di ricongiungersi al centro dei loro brani. Velocità, ma anche leggerezza, tenerezza nella voce, forza nei cambi. Ciò che Rachel Eckroth, nominata ai Grammy di Phoenix in Arizona, ha trasmesso, con la sua esecuzione, è stata la determinazione di portare un tipo di jazz, dalle caratteristiche tradizionali, intensificate da toni e da aggiunte più contemporanee, popular. Una personale visione musicale che trae dal passato la sua struttura e si contagia con le sfumature e le tendenze del presente.

Ph. @teatrocomunaledivicenza

Di altra prospettiva e in prima regionale, è stato Turiya: Honoring Alice Coltrane di Hamid Drake e del suo straordinario gruppo che, sul palco di Vicenza, hanno ricordato Alice Coltrane, pianista, arpista e compositrice, moglie di John Coltrane (sassofonista e compositore americano, storico nella storia del jazz). Hamid Drake, nel suo concerto, ha riportato e omaggiato lei, Alice Coltrane, da lui stesso conosciuta, in un tributo significativo, potente e bellissimo da ascoltare. Tale, quasi, da far accantonare la prima parte della serata.

Già dalla loro prima comparsa in scena, questo gruppo ha colpito, centrando il bersaglio: lo stupore e la sensazione di un’unione particolare, solida, spirituale tra la musica, loro stessi e il pubblico nella sua generalità. Merito anche dei componenti stessi e della loro innegabile bravura: oltre ad Hamid Drake (voce, percussioni e batterie), hanno calcato il sipario Ndoho Ange (danza e voce), Jamie Saft (pianoforte, tastiere), Sheila Maurice Grey (tromba, voce), Jan Bang (parte elettronica), e Bradley Jones (contrabbasso). Un insieme di persone, musica e strumenti in grado di riportare e di cantare Alice Coltrane, definita dallo stesso leader band come “una grande musicista, una grande madre, una grande donna nera, americana”.

I pezzi eseguiti, di lunghezza considerevole, con toni incalzanti, a tratti spirituali, animati, carichi di sonorità classiche con l’abbinamento dell’effetto elettronico, hanno trasmesso un sound coinvolgente, bello da veder realizzato e impetuoso da sentire. Nessuna prevalenza di strumenti, ma un susseguirsi di attacchi e legami, di distacchi, di inserimenti e di riprese per terminare all’unisono, con la stessa emozione.

La parola che, forse, descrive meglio quest’esecuzione è proprio intensità; intensità di suoni, movimenti, sguardi, sorrisi complici, intensità di ricordi e di memorie che si sono susseguite nella musica. Così come fu intensa la vita e l’attività stessa di Alice Coltrane, tra perdite, difficoltà, la mancanza di riconoscimento e la forte influenza spirituale.

L’energia e il ritmo delle percussioni si sono fusi con l’eleganza e la vivacità del pianoforte e delle tastiere, accompagnate dal suono vicino, sicuro della tromba e dal sottofondo sempre presente e solido del contrabbasso; il tutto reso evanescente, quasi allungato dall’elettronica, dagli effetti sonori e dalla presenza fisica, ballata. Un risultato che ha scaldato i cuori e i ritmi di ascolto di ognuno, un coinvolgimento di suoni e di emozioni.

La musica è stata la protagonista assoluta di una serata che ha voluto celebrare il jazz, più alternativo, frutto del lavoro e della sperimentazione personale di Rachel Eckroth, ma che non ha dimenticato le sue radici e la grande figura di Alice Coltrane, grazie ad un omaggio emozionante e sentito.

Può piacere oppure no, ma la musica in sé, soprattutto in questo caso, ha avuto, ed ha il potere di unire, creare, ricordare, celebrare in uno spazio unico e di far provare al cuore delle emozioni, che non saranno mai uguali da nessun’altra parte.

Rachel Eckroth “The Garden” + Hamid Drake “Tribute to Alice Coltrane” – Teatro Comunale di Vicenza

Rachel Eckroth “The Garden

Rachel Eckroth (tastiere, pianoforte, voce)

Anna Butterss (basso, contrabbasso)

John Hadfield (batteria)

Hamid Drake “Turiya: Honoring Alice Coltrane”

Ndoho Ange (danza)

Sheila Maurice Grey (tromba, voce)

Jan Bang (elettronica)

Jamie Saft (pianoforte, tastiere)

Bradley Jones (contrabbasso)

Hamid Drake (batteria, percussioni, voce)

Foto in evidenza: @teatrocomunaledivicenza