Otello tutto in una stanza

Al teatro Cometa Off va in scena Otello, con un ottimo equilibrio fra classico e moderno

Quando si tratta della storia del Teatro, dei grandi, del più grande, di William Shakespeare, il rischio di essere troppo moderni è dietro l’angolo. 
Se si replica senza toccare nulla l’opera per come è andata in scena per secoli si va sul sicuro ma si rischia la banalità, se si gioca con l’innovazione si aizzano i puristi.
Cercare un equilibrio diventa un esercizio di regia non da poco, quello che Luigi Siracusa ha provato, in modo funzionale, per il suo Otello, andato in scena al Cometa OFF dal primo al tredici Ottobre.

OTELLO di William Shakespeare | dal 1° al 13 ottobre al Teatro Cometa Off,  Roma - AnyName News
Gianluca Rodrigues e Zoe Zolferino

Una scenografia ferma, curata insieme a Francesco Esposito e ispirata all’installazione My bed di Tracey Emin, che ci trasporta nella camera da letto di una coppia di giovanissimi di fine novecento.
Si svolge tutto qui, un’istantanea della stanza dell’amore di Otello (Gianluigi Rodriguez, la cui professionalità era esemplare negli abiti del protagonista) e Desdemona (Zoe Zolferino, la cui eleganza scenica rende ancora più candido il suo personaggio così limpido), quel talamo nuziale puro, inquinato dal sospetto che genera odio. Intorno le pareti sono bianche, per tutta la durata dello spettacolo ci sono proiettate immagini del viso di Desdemona. 
Sembrano foto rubate, fotogrammi presi da una videocamera di sorveglianza, attimi del suo viso onesto ma distrutto, vittima dell’angoscia, Desdemona l’angelo che si scontra col male umano, con la cattiveria che serpeggerà tra le mura di casa sino a ucciderla.

Una scenografia ferma, curata insieme a Francesco Esposito e ispirata all’installazione My bed di Tracey Emin, che ci trasporta nella camera da letto di una coppia di giovanissimi di fine novecento.

Si svolge tutto qui, un’istantanea della stanza dell’amore di Otello (Gianluigi Rodriguez, la cui professionalità era esemplare negli abiti del protagonista) e Desdemona (Zoe Zolferino, la cui eleganza scenica rende ancora più candido il suo personaggio così limpido), quel talamo nuziale puro, inquinato dal sospetto che genera odio. Intorno le pareti sono bianche, per tutta la durata dello spettacolo ci sono proiettate immagini del viso di Desdemona. 

Sembrano foto rubate, fotogrammi presi da una videocamera di sorveglianza, attimi del suo viso onesto ma distrutto, vittima dell’angoscia, Desdemona l’angelo che si scontra col male umano, con la cattiveria che serpeggerà tra le mura di casa sino a ucciderla.

Sono questi gli ingredienti che stanno alla base del lavoro di un gruppo di ragazzi diplomati alla Silvio d’Amico, vestiti eleganti per una storia d’amore e violenza che ha attraversato i secoli. Sembra un evento di gala, una serata da film, e non si cambieranno per tutto lo spettacolo, rimanendo tutti benvestiti e in scena in ogni attimo, incuranti delle scene e degli atti che passano. Lo spazio del Cometa Off è piccolo, avere sul palco i sei protagonisti costantemente potrebbe essere caotico, eppure basta che gli altri stiano fermi, immobili, contorno di ciò che accade.

E così mentre Iago (Francesco Sferrazza Papa, che sembra nato per il ruolo) si organizza con Roderigo (Luca Carbone) l’impressione è che in scena ci siano solo loro, e lo stesso vale per il resto dei momenti, soprattutto quelli di maggio pathos come lo scontro con Cassio (Laurence Mazzoni), durante il quale il palco potrebbe essere pieno, ma comunque vedremmo solo loro. Quello che si crea è un equilibrio funzionale, un quadro da cui escono solo gli interessati momento per momento, senza far perdere il filo allo spettatore. 

ll cast di Otello

La scelta che paga è l’unione del testo classico a una recitazione più contemporanea, per cui le parole, il lessico e la sintassi Shakespeariane ormai lontane dai nostri giorni, si abbinano ad un’azione scenica moderna. Era una sfida, per il regista come per i suoi giovani protagonisti, una sfida vinta soprattutto da Eleonora Pace, che nei panni di Emilia dà vita a questa recitazione giovane affiancata a parole antiche.
Sentiamo Shakespeare ma vediamo il teatro di oggi e di domani, la trasposizione del classico nel contemporaneo fatta non modificando luoghi e vicende ma unendo testo e pratica.
Non è necessario che tutto sia portato al nuovo, che le storie di ieri siano ricucite sulla vita moderna, ma questa cura nella recitazione riesce a far risultare l’opera coinvolgente anche per i giovanissimi, per chi ha paura di sentirsi troppo lontano da Otello, dalle sue vicende e dai suoi linguaggi.
Così il teatro vive, passa e va avanti, senza che nessuna generazione gli ponga davvero un muro davanti. 

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Otello di William Shakespeare – Regia e adattamento: Luigi Siracusa – Con: Francesco Sferrazza Papa – Zoe Zolferino – Gianluigi Rodrigues – Laurence Mazzoni – Luca Carbone – Eleonora Pace – Scena: Francesco Esposito e Luigi Siracusa – Costumi: Francesco Esposito – Luci: Pasquale Mari  – Produzione: Goldenart Production e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico – Foto: ©Manuela Giusto – Cometa Off dal 1 al 13 ottobre 2024

Foto di copertina: e Zoe Zolferino e Gianluigi Rodrigues