Russell Crowe alla guida di nuovo sguardo al processo più importante del XX secolo.
Norimberga è il nuovo film di James Vandebilt, ispirato al libro di Jack El-Hai Il Nazista e lo psichiatra, pubblicato nel 2013. Il fulcro della narrazione si concentra sul rapporto tra lo psichiatra americano Douglas Kelley, chiamato a valutare la sanità mentale degli ufficiali nazisti, e Hermann Göring, Maresciallo del Reich, il numero due, consegnatosi agli Alleati alla fine della guerra.

Sembrerebbe scontato chiedersi perché far uscire proprio ora un film sull’olocausto e su uno dei processi più importanti della storia. Cos’altro ci sia da dire in merito. Se si aggiunge poi una valutazione sul periodo storico, un film del genere può davvero risultare quasi cacofonico. Con tutte le sue imperfezioni, la riuscita smentisce le premesse. E non perché brilli di originalità, ma è il punto di vista a fare la differenza. E forse anche alcuni obiettivi. Un po’ come fece Jonathan Glazer con La zona d’interesse, anche se con un focus totalmente diverso.
L’eccentrico psichiatra interpretato da Rami Malek, che sembra soffrire delle stesse manie di grandezza dei suoi pazienti, si rivela capace di conquistare la fiducia del nazista coi suoi metodi anticonformisti, dando vita a gustosi duetti. Si instaura un rapporto di complicità ambiguo, che soprattutto grazie all’interpretazione di Russell Crowe, avvicina Hermann Göring al pubblico. Un gioco borderline, che rischia di far perdere il senso di realtà al pubblico, facendolo parteggiare segretamente per il cattivo. O forse permette di vedere chi è sempre stato considerato un malvagio alieno, come un essere umano quale era, responsabile di crimini, lucido abitante del Male.
Russel Crowe è considerato, comprensibilmente, la punta di diamante di questo prodotto, completamente calato nei panni di una delle figure più sconvolgenti della storia politica del XX secolo. La sua performance convoglia sentimenti di pietà e comprensione. Umanità e disumanità. Umorismo e dramma.
Attraverso la tensione del tribunale il regista mostra il sottile gioco d’azzardo, l’abilità discorsiva e comunicativa delle due parti di saper raccontare gli stessi fatti in modo diverso, illuminando solo le parti che convengono a loro stessi. Con l’intervento del giurista inglese durante il processo, si può vedere come una persona possa risultare prima quasi compresa e difendibile, e poi completamente inumana, e totalmente colpevole. Riflettere sulla rigidità di un ideale di fronte all’evidenza dei danni fatti. Gioco di abilità discorsiva in tribunale. Quanto la verità sia eludibile, manipolabile
La narrazione è scorrevole tanto da non far percepire la durata importante del film. Non manca poi una sequenza dedita totalmente alla veridicità dei fatti storici. Per trasmettere il suo messaggio contro gli orrori del passato, nella seconda parte della narrazione, occupata dal processo vero e proprio, Vandebilt mostra un video che documenta gli orrori dei campi di concentramento attraverso le vere immagini girate dagli Alleati al loro ingresso.
Come spesso è accaduto con questo genere di prodotti, Norimberga affronta una delle pagine di storia più drammatiche, con l’obiettivo di ergersi a monito per il presente e il futuro. Uno spunto di riflessione per la situazione sociopolitica che stiamo vivendo, una messa in guardia sui pericoli della deriva dell’odio politico e sociale, che, oggi come oggi, appare più necessaria che mai. Il film si chiude, infatti, sulla citazione del filosofo R.G. Collingwood:
“L’unico indizio su ciò che l’uomo può fare è ciò che l’uomo ha fatto”.

Norimberga si pone l’obiettivo di indagare l’ideale nazista nelle sue ragioni psicoanalitiche, per uno scavo in profondità che intende interrogare la natura stessa del Male, ma che finisce per interrogare realmente la coscienza di ogni spettatore.
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Norimberga – Regia e sceneggiatura: James Vanderbilt – Tratto dal romanzo di Jack El-Hai Il nazista e lo psichiatra – Con: Rami Malek, Russel Crowe, Leo Woodall, John Slattery, Mark O’Brien, Colin Hanks, Wrenn Schmidt, Michael Shannon, Richard E. Grant, Lotte Verbeek, Andreas Pietschmann, Wolfgang Cerny, Lydia Peckham, Steven Pacey, Paul Antony-Barber, Jeremy Wheeler, Giuseppe Cederna – Musiche: Brian Tyler – Fotografia: Dariusz Wolski – Montaggio: Tom Eagles – Produzione: Bluestone Entertainment, Walden Media, Titan Media, Mythology Entertainment, Columbia Pictures, Sony Pictures Entertainment – Anno 2025 – USA – Data di uscita 18 dicembre 2025




