Martedì 21 dicembre si è tenuto all’Auditorium Parco della Musica di Roma un grande concerto di Natale. Protagonista è stata la Jumpin’Jive Orchestra, diretta dal maestro Massimiliano Ciafrei, e il suo Trio vocale. Special guest della serata Giancarlo Magalli.
Quello di quest’anno all’Auditorium Parco della Musica di Roma è stato un grande concerto di Natale. La Jumpin’Jive Orchestra diretta dal maestro Massimiliano Ciafrei si è presentata al pubblico con una fantasia ritmica – medley – dei brani natalizi che da li a poco sarebbero stati proposti durante la serata. Il concerto aveva come filo conduttore Canto di Natale di Charles Dickens. La storia è stata messa in scena da Giancarlo Magalli, nel ruolo del signor Scrooge, affiancato dalla voci narranti di Barbara Tomasino e Andrea Ruggieri.
Sul palco ha cantato l’ormai affermato Trio Vocale dell’orchestra formato dalle cantanti Laura Seragusa, Chiara Talone e Sara Caratelli che hanno dato prova di bravura non solo nel canto armonizzato ma anche come soliste. Si segnala anche il coro gospel Phonema Gospel Singers che ha interpretato alcuni brani tra cui Joyful Joyful e in chiusura Jingle Bell con il Trio vocale.
Il repertorio scelto era principalmente basato su canzoni americane swing che sono state eseguite dall’orchestra con estro e fantasia, complice anche il nutrito organico. Degne di nota sono state le poche canzoni italiane. Il Trio con Giancarlo Magalli ha cantato Buon Natale anche a te, brano originale scritto dal maestro Ciafrei. La canzone è un ritmo moderato molto gradevole che ricorda, nel gusto, il repertorio di Fred Buscaglione.
Ma la vera perla musicale della serata, la vera “chicca del programma” è stata l’esecuzione di Ba… Ba (baciami piccina), celebre canzoni di Astore e Morbelli del 1941. L’arrangiamento proposto è quello del M.o Pippo Barzizza che il maestro Ciafrei ha trascritto direttamente dall’interpretazione discografica del Trio Lescano.
Sul palco abbiamo potuto vedere esibirsi anche l’illusionista Matteo Fraziano. Tra i suoi molti numeri di magia è stato particolarmente suggestivo quello che ha fatto nascere da un pezzo di carta, come per incanto, una pioggia di neve. Alcune canzoni sono state accompagnate sul palco dai ballerini Corrado Sabato e Vanessa Nicol della scuola Swing&Co.
Vi siete mai chiesti perché a Natale si sentono canzoni swing e perché buona parte del repertorio natalizio abbia questo stile interpretativo? La spiegazione affonda le sue radici nella storia. Negli Stati Uniti, particolarmente dagli anni ’30, e cioè in piena “era dello swing”, si è iniziato a laicizzare il Natale facendo emergere la figura di Babbo Natale. Questa dinamica si accentuò durate il secondo conflitto mondiale con l’esigenza bellica di proporre alle truppe un repertorio che fosse scevro da contenuti religiosi. La necessità era dovuta la fatto che i soldati provenivano da differenti confessioni religiose.