L’Orchestra Vinile Cutò si esibira il 22 ottobre 2022 alle 21.30, a Palemo, presso i locali del Cantavespri. Una crew musicale nata nel 2014, fondata dal giovane cantautore Martin Arcobasso. Il gruppo nasce in mezzo alla Collezione Salerno, il prezioso fondo pubblico di dischi in vinile della Biblioteca Comunale « Francesco Scaduto » al Palazzo Aragona- Cutò, a Bagheria.
L’Orchestra Vinile Cutò, che questa volta si esibirà nella formazione non originale, vuole promuovere la musica dei cantautori e l’approccio dell’ascolto al vinile, come il nome stesso suggerisce. Il gruppo, che spazia tra cantautorato e influenze falk, prende spunto dalla storia che lega la famiglia Salerno alla biblioteca « Francesco Scaduto » a Bagheria. Una collezione musicale di CD e più di 15.000 dischi in vinile, donazione del commerciante Vincenzo Salerno alla Biblioteca, dedica la sezione discografica ai poeti, cantautori italiani e alla promozione del loro lavoro, per permettere ai cittadini di averne libero accesso.
Ho trovato molto interessante il progetto di questo gruppo musicale, che promuove la scuola dei musicisti di Faber, dei poeti cantautori, della canzone italiana d’autore, che trovano soprattutto le loro radici nel sud d’Italia. La giovane crew propone le storie che furono già di De Andrè, De Gregori, Lucio Dalla, Paolo Conte, Vinicio Capossella, Battiato, Rino Gaetano e molti altri, tra poeti e cantautori.
In concerto Martin Arcobasso, Voce e chitarra; Dario Comparetto, Chitarra; Fabrizio Piazza, basso elettrico e Manfredi Caputo, alle percussioni. Durante la serata del 22 ottobre verranno eseguiti, inoltre, alcuni brani dell’ ultimo album “Canzoni che voglio dimenticare“.
Cantautore e musicista, Martin Arcobasso nasce a Palermo e dedica gran parte del suo lavoro ad artisti come Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori e Lucio Dalla. Attualmente impegnato nel progetto ARCOBASSO, nel 2020 ha pubblicato due singoli che anticipano l’uscita del singolo e del disco “Canzoni che voglio dimenticare“, album autoprodotto uscito nel 2021. Successivamente firma un contratto di collaborazione con l’etichetta discografica indipendente Orangle records con la quale sta lavorando alla realizzazione del prossimo album.
Nel 2014 Arcobasso fonda l’ Orchestra Vinile Cutò, che nasce fra le stanze affrescate della dimora settecentesca di Palazzo Aragona- Cutò, a Bagheria, tra i cortili, sull’altana, fra il tufo e il riverbero della musica scolpita nei solchi neri. Più volte protagonista di eventi musicali nazionali, è ospite in diversi contesti solidali, quali festival e premi letterali, in particolare al « Tumì Amo gran gala », festival dell’intercultura solidale, al premio letterario « Scrivere 2014 » e al premio Fabrizio De Andrè. Martin Arcobasso vanta diverse partecipazioni e collaborazioni con il Teatro Massimo di Palermo e l’Orchestra Sinfonica Siciliana, ha partecipato come autore ed esecutore alle musiche realizzate per la sonorizzazione dal vivo del film muto La Chute de la Maison Usher e Il principe Ahmed in collaborazione con il Goethe Institute di Palermo. Finalista all’ Auditorium parco della Musica, a Roma, al premio Fabrizio De Andrè, nel 2017, ha condiviso in questa occasione il palco con Alessandro Mannarino e Bandabardò. Sempre nel 2017 ha pubblicato il primo E.p di inediti Disturbo bipolare, contenente la canzone “Irrilevante” finalista in diversi concorsi nazionali. Interpreta, come ospite, la canzone Scirocco in presenza dell’autore Francesco Guccini, nell’evento “il conservatorio interpreta Guccini”. Ospite per “Palermo canta De Andrè 2019” in concerto con la presenza straordinaria di Dori Ghezzi, il Sindaco uscente di Palermo Leoluca Orlando, e il Direttore del conservatorio Gregorio Bertolino.
“Io penso che un uomo senza utopia, senza passioni, senza ideali, vale a dire senza slanci, sarebbe solo un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” (Fabrizio De Andrè intervistato da Vincenzo Mollica in Sardegna).
Lo slancio e l’utopia dell‘Orchestra Vinile Cutò, a mio avviso, è sicuramente quello di tramandare la memoria, gli ideali, le passioni e le utopie dei grandi Maestri della storia della musica, una memoria che è pregna di coscienza politica, storica e sociale, necessaria oggi più che mai. Martin Arcobasso e la sua crew cercano di dare la possibilità a tutti, come in una grande biblioteca, di attingere al repertorio della musica popolare italiana, e allo stesso tempo condurre uno spettacolo che accompagni lo spettatore verso l’immedesimazione, toccando le corde più intime e sensibili del cuore.
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