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“L’Opera del Fantasma”: il richiamo di Thanatos

Al Teatro Vittoria un connubio di mistero e commedia per raccontare la mercificazione dell’atto artistico e come l’aspirazione umana alla fama non risparmi neanche la morte ma anzi ne sia dipendente.

Le prove di una compagnia filodrammatica si trasformano da un disastro in scena dovuto a litigi, malumori e improvvisazioni eccessive a una vera scena del crimine. Un regista dalle grandi aspirazioni artistiche combatte contro i capricci e le vanità della sua compagnia, finché un giorno un malinteso provoca una catastrofe con un effetto a catena. Niente è come sembra, verità segrete emergeranno e il confine con il soprannaturale si assottiglierà, rivelando ciò che è nascosto dietro le apparenze e la portata delle ipocrisie della modernità.

Attori & Tecnici porta in scena al Teatro Vittoria una commedia metateatrale avvincente, costruita intorno all’eccentricità dei propri personaggi e alla parodia di una recitazione iperbolica ed esasperata. Un thriller paranormale grottesco che inneggia al The show must go on ad ogni costo e anzi con un accento cinico sottolinea i privilegi della sventura nel mondo dello spettacolo (“la morte vende”) e come un’opera maledetta venga consacrata maggiormente allo status di cult.

È Chiara Bonome, coautrice insieme a Mattia Marcucci, a dirigere questa black comedy travolgente e a interpretarne un ruolo fondamentale, quello di un’attrice dall’atteggiamento divistico, sprezzante e superbo, ma profondamente vulnerabile e ambigua nelle intenzioni. Ad affiancarla la stravaganza degli altri personaggi: un attore borioso e ambizioso, perfezionista e saccente, poco amato dagli altri membri della compagnia; l’inesperta attrice svampita, ingenua e derisa, ma con una sensibilità pronta a stupire nel momento più inaspettato; il tecnico del suono con il suo umorismo popolare e tagliente e segreti di non poco conto; l’amico del regista, attore che eccede nella recitazione e che nella vita non si risparmia sbagli e ipocrisie.

L’Opera del Fantasma si distingue per una comicità irriverente in cui ogni gesto corporeo è studiato e posizionato all’interno di una coreografia generale dei movimenti e delle voci, una partitura fisica e sonora che enfatizza la sincronia e l’interazione tra gli attori. Si instaura un effetto marionetta che produce una comicità originale e coinvolgente basata sulla dipendenza invisibile del mondo dei vivi dalla realtà ultraterrena. Studiati giochi di parola, come la ripetizione del vocabolo “fatto”, impreziosiscono questa tessitura di suono-gestualità che contribuisce a costruire un mondo nel mondo, una prigione fantasmatica dove la verità trascende le apparenze, che però rimangono il motore portante di scelte e desideri.

In cosa consiste la catarsi? Cosa inseguire per conquistare la liberazione finale? In un mondo che ruota intorno al desiderio di fama e popolarità ci si chiede se sia possibile almeno nell’aldilà un riscatto dello spirito o se invece l’aspirazione alla visibilità sia una prerogativa dell’anima stessa. Così tra un musical funebre e la parodia di mediocri prove attoriali, questo spettacolo oltre a travolgere con la propria leggerezza affascina con riflessioni profonde sulle derive della società dell’immagine e sulla mercificazione dell’arte, ma anche sull’attrazione dell’essere umano per la morte e per la tragicità di un epilogo tenebroso.

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L’Opera del Fantasma di Chiara Bonome e Mattia Marcucci – regia Chiara Bonome – con (in o. a.) Simone Balletti, Chiara Bonome, Valerio Camelin, Chiara David, Sebastian Gimelli Morosini, Mattia Marcucci – scenografia Giorgia Di Pietrantonio – costumi Sheila Grazini – musiche a cura di Gianmarco Palluzzi – disegno luci Valerio Camelin – foto di scena ©Manuela Giusto – foto di locandina Elettra Ferrari – produzione Attori & Tecnici – Teatro Vittoria di Roma dal 9 al 21 dicembre 2025

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