Un racconto introspettivo sulle note degli anni ottanta
Il 6 e 7 ottobre presso la Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo è andata in scena Letizia Forever, testo e regia di Rosario Palazzolo, progetto di Teatrino Controverso e T22, produzione esecutiva A.M.A. Factory, light designer Gabriele Gugliara. Unico interprete Salvatore Nocera che in scena veste i panni di Letizia, una donna sgrammaticata, che si trasferisce a Milano per amore ma ben presto farà i conti con una vita che era solo sognata, e che per quanto entusiasmate, risulta essere difficile.
Madre e moglie ma al contempo vittima di un sistema patriarcale troppo ignorante, Letizia racconta in un flusso di coscienza, incontrollato e coinvolgente, come abbia cercato di riscattare se stessa e la propria posizione fatta di soprusi e ingiustizie. Il punto di vista della protagonista, unica interprete sul palcoscenico semi vuoto seduta su una sedia con a fianco un mangiacassette in stile anni ottanta, si alterna con le musiche dei “fabulosi anni ’80” come le definisce lo stesso autore Palazzolo. La protagonista è una brava moglie e si accontenta delle quattro carezze che il marito le dedica dopo una giornata lavorativa come tranviere a Milano, fino al colpo di scena.
Il personaggio di Letizia usa un linguaggio popolare che a tratti risulta grottesco, il suo racconto è poetico ma al contempo sgrammaticato e lo spettacolo lascia il pubblico senza difese, viene così sopraffatto da un mix esplosivo di emozioni, tra il tragico ed il comico.
«Picchì, io, di mio, non la faccio troppo intelligente, la gente,
intelligente di capire la storia mia, voglio dire, di capirla vera, ca la gente non è mai troppo
intelligente, per me, intelligente di capire veramente le cose».
Teatro nel teatro il personaggio di Letizia spiazza il pubblico, esilarante, poetico e dal linguaggio esplosivo Letizia Forever è fisicamente un uomo sulla scena, interpretata magistralmente da Salvatore Nocera. Vi è un vago ricordo di teatro elisabettiano dove i ruoli femminili erano affidati agli uomini, ma anche l’impianto scenico lo ricorda, con il palchetto sopraelevato rispetto al piano palcoscenico. Il pubblico si affeziona alla figura della protagonista Letizia che racconta la sua vita alternando momenti nostalgici e poetici con momenti più ruvidi e lucidi, a tratti agghiaccianti.
Letizia è sola in scena e si confronta continuamente con il pubblico, così riesce a far riaffiorare i suoi ricordi aiutata dalla cosiddetta “cura musicale”, una sorta di risveglio interiore con le musiche di autori italiani come Viola Valentino, Pupo e Alan Sorrenti. Letizia Forever è una donna o forse no? ma soprattutto è un disturbo delle personalità, un rebus che resterà tale fino alla fine dello spettacolo.
Vincitore della Biennale Marte Live 2014, del Premio Festival Teatri di Vetro 2014, selezionato al Torino Fringe Festival 2015, Chiara Chirieleison ufficio stampa tournée nazionale Letizia Forever – in collaborazione con la produzione esecutiva A.M.A. Factory, Rosa Guttilla Ufficio Stampa Teatro Biondo, Salvatore Nocera unico interprete, testo e regia di Rosario Palazzolo, progetto di Teatrino Controverso e T22, produzione esecutiva A.M.A. Factory, light designer Gabriele Gugliara.