di Rosario Schibeci
Sotto la presidenza di S.A.R. la Principessa di Hannover l’evento musicale che per questa edizione va dalla musica americana al romanticismo francese e tedesco con Michel Dalberto e l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo
Questa primavera una delle più importanti manifestazioni musicali europee con una significativa apertura al teatro, alla danza e al cinema rivive al Principato di Monaco e Monte-Carlo creando occasioni di arte e intrattenimento di elevato livello culturale. Infatti, fino al prossimo 2 aprile, è in programma, sotto la presidenza di S.A.R. la Principessa di Hannover, il Festival Printemps des Arts di Monte-Carlo che propone un programma che spazia dal Barocco alla contemporanea accostando pagine celeberrime di musica classica a opere inedite esibite da orchestre internazionali che danno spazio anche a giovani talenti. Dalla sua fondazione ad opera del principe Ranieri III di Monaco e dal compositore e direttore d’orchestra inglese John Eliot Gardiner, il Festival continua ad essere una fonte di attrattiva per il territorio regalando anche la possibilità di scoprire luoghi inediti e ricchi di storia del Principato di Monaco e Monte-Carlo. Infatti, sono ben 14 le sale da concerto e gli spazi non convenzionali che ospitano gli appuntamenti del Printemps des Arts dentro e fuori “le mura” di Monaco come l’Auditorium Rainieri III, l’Opera, il One di Monte-Carlo, la Galerie Hauser & Wirth, l’iconico Hôtel Hermitage, il Théâtre Princecce Grace, il Club des résidents étrangers, l’Église Saint-Charles, il Théâtre des Variétés, il Tunnel Riva, la Société nautique, il Museo Oceanografico, le limitrofe Beausoleil (Centre Culturel Prince Jacques), l’Hôtel de Monaco di Cap d’Ail, il Conservatorio di Nizza.
Direttore artistico, nonché compositore e direttore d’orchestra del Printemps des Arts di Monte-Carlo, è Bruno Mantovani che ha previsto per questa edizione del Festival le musiche di Schubert, Fauré, Mendellsohn, Scriabine, Carter e Bartók. Fra le varie proposte l’opera completa per violoncello e pianoforte di Gabriel Fauré interpretata da Aurélien e Denis Pascal, le dieci Sonate per pianoforte di Alexander Scriabin nell’interpretazione di Varduhi Yeritsyan, l’immenso corpus pianistico di Franz Schubert affidato a Michel Dalberto.
Non mancano formazioni internazionali come la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo, l’Orchestre des Pays de Savoie, La Diane Française, l’Ensemble TM+ e quelle cameristiche con i quartetti Diotima, Énéide e il Trio Bernold. In programma anche un focus sulla musica americana di Aaron Copland, Elliott Carter, Steve Reich con un’apertura al jazz di Chet Baker affidato al romano Riccardo Del Fra e al suo quintetto, accompagnati dall’Orchestre des Pays de Savoie. Al Printemps des Arts un posto di rilievo è affidato anche alle direttrici d’orchestra, con una formazione e una carriera di grande prestigio. Laurence Equilbey, alla direzione delle sue due formazioni, l’Insula orchestra e il coro da camera Accentus, interpreta in compagnia di prestigiosi solisti Hélène Carpentier e Thomas Oliemans, un concerto dedicato ai grandi affreschi vocali e orchestrale di Felix Mendelssohn. Inoltre, Stéphanie-Marie Degand, è impegnata nel duplice ruolo di violinista e direttrice dell’Ensemble La Diane Française ed Eva Ollikainencon la BBC Symphony Orchestra. Molto interessante anche l’esplorazione di alcuni concerti sulle relazioni tra declamazione e musica, come quello con l’attore Laurent Stocker, interprete di un testo ispirato a Arthur Rimbaud.