Dai testi di Natalia Ginzburg “Dialogo” e “Fragola e panna” al Teatro Argentina
Alla sua prima regia teatrale, dopo anni di cinema davanti e dietro la macchina, Nanni Moretti porta sul palco del Teatro Argentina due commedie di Natalia Ginzburg. Diari d’amore, in scena fino al due giugno, propone una dopo l’altra Dialogo e Fragola e panna, entrambe scritte alla fine degli anni ’60. Due atti unici con al centro la vita familiare, la coppia, l’amore, il tradimento. Spaccati di realtà che Moretti ha deciso di mettere in scena senza toccare le parole di Natalia Ginzburg.
Eppure il suo tratto c’è, si vede nella scenografia pulita ed essenziale.
La camera da letto per Dialogo, il salotto per Fragola e panna, due ambienti statici e mai affollati, una sorta di incontro tra un moderno minimalismo e lo stile anni ’60, che si avverte soprattutto nella scenografia della seconda pièce.
Alessia Giuliani e Valerio Binasco sono Marta e Francesco, la coppia che in Dialogo si trova di colpo, una mattina appena svegli, a tirar fuori tutti i problemi del quotidiano sino alla possibilità di una fine prematura della relazione.
Tutto si svolge in camera da letto, ancora sotto le coperte, mentre alle spalle dalla finestra filtra la luce di una Roma che si sveglia.
Entriamo in una sorta di intimità, che mischia il commento sull’esterno, sulle vite degli altri, al personale. C’è sotto a tutto la fatica di una situazione economica poco stabile, che incide sui rapporti e crea le crepe da cui entrano i problemi esterni, fino al tradimento.
Notevole è la cura che i due interpreti hanno messo nella modulazione della voce; la sensazione è quella di un film anni ’60, con un’attenzione alla dizione, al tono, diversa da quella del teatro o del cinema contemporanei.
E se Valerio Binasco nei panni di Francesco sa essere proprio come lo immaginiamo dal testo della Ginzburg, quasi passivo nell’accettare ciò che gli accade, quella vita che di colpo pare crollare, Alessia Giuliani più ancora che nel ruolo di Marta dà il meglio di sé nei panni di Flaminia, protagonista di “Fragola e panna”.
Questa volta siamo fuori Roma, in una casa signorile durante una giornata di maltempo. Tutto accade nel salotto, sotto gli occhi della donna di servizio (Daria Deflorian, perfetta nei panni della semplice Tosca, che vorrebbe solo far bene e venir riconosciuta) che accoglie la giovanissima Barbara (Arianna Pozzoli), amante di Cesare (ancora Binasco, questa volta nel ruolo di un avvocato molto, forse troppo, sicuro di quel che dice).
Potrebbe essere un dramma di gelosia, e invece è solo la tragedia – poi farsa – di una vita di coppia senza più né coppia né vita. Un matrimonio divenuto convivenza, dove il tradimento non è dolore ma passatempo. Tra Flaminia e Barbara passa una generazione, e neanche l’aver amato in tempi diversi lo stesso uomo le sa unire. Non c’è rancore, non c’è odio, c’è solo l’insieme delle differenze (età, classe sociale, storia privata) che le separa e rende impossibile una comunicazione. Barbara dice di scappare da un marito violento, Flaminia si è arresa all’apatia della sua vita.
Non ha da offrirle sentimenti, neanche di rabbia, e si inserisce qui sua sorella Letizia (Giorgia Senesi). Perfettamente a metà tra le due protagoniste tanto per modo di parlare quanto per abbigliamento – Flaminia riecheggia gli anni ’60, Letizia e Barbara tra pantaloni e jeans sono molto più vicine alla moda dei ’70 – l’interpretazione di Giorgia Senesi è perfetta. Lei che da trama è chiamata, nel limite del possibile, al ruolo di risolutrice, donna lontana dal dramma che sa far quadrare le vicende.
In poco più di un’ora si entra in due case diverse, due gruppi di vite diverse, da noi lontane nel tempo ma non nel valore umano.
Il teatro di Natalia Ginzburg è diretto, realistico. Potrebbe accadere oltre il muro del nostro appartamento, nella camera da letto o nel salotto dei vicini. A questo si accompagna la regia di Moretti, di cui si colgono le sfumature presenti anche al cinema. Si riconosce la mano di Nanni Moretti, si riconosce la penna di Natalia Ginzburg. Si accompagnano senza sovrastarsi, quasi fosse un incontro naturale, una combinazione a cui prima o poi si sarebbe arrivati. Un bel battesimo del fuoco per il Moretti regista teatrale, a cui non si possono che augurare prossime esperienze.
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Diari d’amore di Natalia Ginzburg – regia di Nanni Moretti – con Valerio Binasco, Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Senesi – scene Sergio Tramonti – luci Pasquale Mari -costumi Silvia Segoloni – assistente alla regia Martina Badiluzzi – direzione di produzione, casting Gaia Silvestrini – assistenti al casting Martina Claudia Selva, Benedetta Nicoletti – foto di scena @Alberto Novelli – Teatro Argentina dal 23 maggio al 2 giugno 2024