Il tradizionale balletto delle feste natalizie in scena al Regio di Torino
Non c’è Natale senza Schiaccianoci, chiunque ami il teatro e la danza lo sa. Il balletto di Čajkovskij tratto dal racconto di Hoffman è per tradizione il simbolo delle festività di fine anno.
E anche per questo 2024 il Teatro Regio di Torino ha mantenuto fede all’appuntamento con la storia di Marie e del suo magico regalo di Natale, portando in scena il balletto dal 21 al 30 di dicembre con i solisti e il corpo di ballo dell’Opera di Tbilisi secondo la coreografia di Nina Ananiashvili e Aleksej Fadeečev.
Sul palco del teatro torinese lo Schiaccianoci è andato in scena seguendo le scene e i costumi del coreografo Georgiano Soliko Virsaladze, che decennio dopo decennio continuano a dare al balletto una splendida magia ottocentesca. In questi anni di sperimentazione, di ammodernamento continuo di opera e di danza, lo Schiaccianoci perderebbe parte del suo fascino se lo si trasportasse nel contemporaneo, in un mondo in cui anche il suo protagonista si sentirebbe fuori luogo. E allora ecco la piccola Marie (Marharyta Sidorkina) festeggiare la vigilia di Natale nel salone di casa addobbato a festa e riempito dai doni del padrino Drosselmeier (David Ananeli), dove i piccoli giocattoli prendono vita man mano fino a quel soldatino deputato solo, forse, a schiacciare e aprire la frutta secca.
Masaaki Goto, eccolo il protagonista, che nella notte più magica dell’anno si anima per combattere contro il malvagio Re dei Topi (Giorgi Chichu), aiutato dal corpo di ballo dell’Opera di Tblisi nel ruolo del suo esercito). Se Marie è dolcezza ed eleganza, una bambina che si vede trasportata in una guerra oltre ogni immaginazione, lo Schiaccianoci è potenza, forza, esaltata al massimo nei salti.
Siamo al centro della scena, nel passaggio dalla casa di Marie al Regno dei Dolciumi, dove li attendono la Fata Confetto (Nino Samadashvili) e il principe (Oleg Ligai), il cui passo a due scatena l’applauso del pubblico del Regio.
Ma non è l’unico; le danze della corte, un piccolo giro del mondo a suo di pas de deux, è stato tra i momenti più apprezzati della rappresentazione, tanto per la cura nei costumi quanto per l’eleganza degli interpreti, che per un attimo hanno fatto viaggiare gli spettatori altrove, nel mondo reale e in quello immaginario della Fata Confetto. Questo Schiaccianoci che non ha cercato innovazione, che si è presentato uguale a se stesso e senza pretese ha illuminato il Natale del Regio, allontanando per una sera il caos del mondo, che dai teatri, se non gli è richiesto di entrare, dovrebbe rimanere fuori per rispetto dell’arte e di chi vi assiste.
Ad accompagnare i ballerini l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, sotto l’esperta direzione del Maestro Levan Jageev. Nelle loro capaci mani e nei loro strumenti la musica che per tutti, anche per chi non è avvezzo alla danza, richiama il Natale di Marie e del suo Schiaccianoci. E accanto a loro il Coro di voci bianche sempre del Teatro Regio, guidato dal Maestro Claudio Fenoglio per il valzer dei fiocchi di neve.
In sala giovanissimi, abbonati, ma soprattutto famiglie e bambini, perché in fondo il Natale è la festa dei più piccoli. Un modo per avvicinare anche le ultime generazioni al mondo del teatro e alle sue mille declinazioni, cercando di svincolarlo da quella patina d’antico ed elitario che troppo spesso sembra aver addosso.
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Lo Schiaccianoci Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij – Libretto di Marius Petipa – tratto dal racconto Nußknacker und Mausekönig di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann – Coreografia di Nina Ananiashvili e Aleksej Fadeečev – Direttrice artistica: Nina Ananiashvili – Nina Ananiashvili e Aleksej Fadeečev coreografia: Levan Jagaev – direttore d’orchestra: Claudio Fenoglio – maestro del coro: Simon (Soliko) Virsaladze scene e costumi – Amiran Ananeli: luci – Ekaterine Shavliashvili: assistenti alla coreografia
Personaggi e interpreti La Fata Confetto: Nino Samadashvili – Il Principe: Oleg Ligai – Marie: Marharyta Sidorkina – Lo Schiaccianoci: Masaaki Goto – Fritz: Anna Revazishvili – Colombina: Tomone Kagawa – Arlecchino: Michael Maple – Drosselmeier, il padrino di Marie: David Ananeli – La madre: Ana Modebadze – Il padre: Nika Khurtsidze – Il Re dei Topi: Giorgi Chichua – Solisti e corpo di ballo del Balletto dell’Opera di Tbilisi – Orchestra e Coro di voci bianche Teatro Regio Torino – Teatro Regio di Torino dal 21 al 30 dicembre 2024