Il bivio è un attimo

“Croce sul cuore – e tu che strada percorri?” al Teatro Lo Spazio è una riflessione sugli attimi, sulle scelte che hanno cambiate tutto, nel bene e nel male.

È la teoria delle sliding doors, la conosciamo tutte: la storia dei bivi, delle scelte, delle strade da percorrere, così come dice il sottotitolo di Croce sul cuore, in scena dal 25 al 28 gennaio scorsi al Teatro Lo Spazio.
Sui suoi due palchi vediamo crescere una storia d’amore che nasce proprio così, per caso; una ragazza che si è persa, lui che l’aiuta, una passeggiata che diventa una cena, una notte insieme e poi continua a crescere. Roberto Scorza è protagonista maschile e voce narrante, padre di tutte le riflessioni che sul palco si alternano ai momenti di vita di coppia, di recita a due. Accanto a lui Giulia Vittoria Cavallo.

Il primo incontro, la prima sera, il conoscere le famiglie, fare progetti. Succede tutto sul palco, con pochi oggetti di scena perché basta la fantasia e, in certi casi, i propri ricordi. Ciascuno di noi può riconoscersi in un momento della loro storia, che sia il primo incontro o la fatica di presentarsi alle famiglie, o l’idea di iniziare una convivenza.
La platea non è canonica, per questo spettacolo ci sono tavolini da due, tre persone al massimo sedute insieme, spesso sconosciuti, che guardano insieme. Aiuta, questa disposizione, a seguire i due attori sul particolare palco a L del Teatro Lo Spazio.
Si possono muovere di più, meglio, uscendo ed entrando facendoci percepire lo scorrere del tempo.

Gli scatoloni che contengono i ricordi del passato, quelli pronti a esser la base di un futuro da costruire insieme. Potrebbe essere un film d’amore, una commedia romantica, il racconto perfetto, tolti i normali alti e bassi, di una coppia felice.
Lei che ha sbagliato fisicamente strada e si è persa mentre cercava un kebab, lui che ha scelto di accostarsi a quella strada metaforica, la vita che ha preso una piega inaspettata.
E c’è la croce sul cuore, il loro modo di giurarsi fedeltà, amore. Un gioco quasi infantile, una promessa pura, oltre le sovrastrutture della vita adulta.

C’è solo un dettaglio che fa traballare questa coppia. Oltre le discussioni comuni, oltre i litigi che ogni amore conosce, c’è un punto sul quale non c’è accordo possibile: lei fuma, e per lui non è tollerabile. Non lo spiega mai, non si apre mai sul tema, si limita a mostrarsi insofferente davanti al rapporto della compagna con le sigarette. Sembra quasi un pretesto, volersi mostrare migliore, forse, più attento alla salute. In realtà il rapporto del ragazzo col fumo c’è una storia pesante, lunga una vita, che non riesce a raccontare alla sua amata finché non scoppia un litigio furioso.

Si apre così la fase finale dello spettacolo, il momento della vera sliding door, quando scegliere una strada invece che un’altra può di nuovo portare a cambiare del tutto quelle due vite ora unite.
Cosa succede se dici una frase al posto di un’altra, se fai una domanda e non quella che vorresti fare, se fuggi dalla verità che ti fa male? Questo è lo snodo della storia, le due opzioni che passano davanti al protagonista e che determinano una serata come tante o l’ultima di una storia.

Nel quotidiano non lo possiamo sapere prima se ciò che stiamo per dire o fare cambierà la storia, non sempre riusciamo a prevedere le conseguenze delle nostre azioni. In Croce sul cuore vediamo entrambe le opzioni, il teatro ci consente di andare oltre la vita, di scrutare tutte le possibilità che questa offre.

L’unica nota stonata è l’amara consapevolezza finale.Sapere quanto possa far male una verità troppo taciuta, domandarsi se, in un’altra opzione ancora, parlar prima del dolore non avrebbe potuto cambiare le sorti della storia. Si rimane lì a chiedersi quante altre fossero le possibilità, quanti i bivi della vita, quanti i percorsi alternativi a quello su cui siamo.
E si esce con un dubbio solo: quale sarà la prossima volta che dovremo scegliere che strada percorrere?


Croce sul cuore – Regia: Francesco Romano – Con : Roberto Scorza e Giulia Vittoria Cavallo – Produzione: Laboratorio di arti sceniche – Teatro Lo Spazio dal 25 al 28 gennaio 2024

Foto di copertina: Roberto Scorza e Giulia Vittoria Cavallo

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