“I migliori giorni”, al cinema per desacralizzare le festività senza malevolenza

“I migliori Giorni” è nelle sale dal 1° gennaio 2023. Una premonizione per l’anno che è appena iniziato? Lo deciderà lo spettatore se tornando a casa allenterà lo sforzo nello schernire sui propri giorni inconcludenti. Arriveranno per tutti anche i peggiori giorninome del sequel prossimamente in uscita. La produzione è Italian International filmVision DistributionSky Italia e la realizzazione di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno

4 episodi per 4 periodi fatali. Natale, Capodanno, San Valentino e l’otto marzo. I primi due parlano di festività ma non come fanno i classici cinepanettoni in cui spesso la battuta divertente è ancorata alla ricerca del tempo comico senza riallacciarsi a un senso critico che superi la mediocrità. Questo lavoro invece allena l’autoironia, la stessa che serve per salvare un 31 dicembre da incubo.

Il racconto di ricorrenze che sono comunque abbastanza routinarie immortala disarmonie familiari e relazionali. La tentazione di riderci su viene assecondata, è il caso della vigilia e la coppia Massimiliano BrunoLiliana Fiorelli. Lui, doppiamente sul pezzo nel ruolo di regista e attore, è il marito imperturbabile che trattiene la moglie da un modo di colloquiare che ha vita a sé stante. Lei, che con le interpretazioni di indoli estreme sa entrare perfettamente in sintonia, tira fuori un’incongruenza caratteriale rispetto alle conformità del quieto socializzare, da cui evade con una splendida e ineguagliabile nonchalance.

Degli ulteriori episodi ciò che funziona meglio è la sceneggiatura, scritta assieme a Beatrice Campagna. Le trame sembrano aprirsi all’anti-convenzionalità ma si affacciano semplicemente sulla normalità delle cose. Nella festa dei cuori che battono per amore, gli innamoramenti rincorrono vie di fuga da terzi incomodi. Di lodevole padronanza scenica l’unione di Greta Scarano e Valentina Lodovini. Nell’ultima parte convincente l’inserimento sul finale dell’unica prestazione toccante, resa da Claudia Gerini che scardina una concezione retrograda della donna in un servizio mandato in tv. 

C’è da dire che le preferenze per alcuni “capitoli” finiscono involontariamente per spezzare il giudizio sull’interità del film, il quale infatti potrebbe disperdersi. Gradita però l’idea di un concept scombinato su più fronti.

Nel resto del cast: Edoardo Leo, Anna Foglietta, Max Tortora, Paolo Calabresi, Luca Argentero, Stefano Fresi, Maria Chiara Centorami, Ludovica Martino, Pietro de Silva, Tiberio Timperi.