“La giovinezza è sopravvalutata”, l’ironica riflessione condivisa di Paolo Hendel al Vittoria

Sono convinto che anche nell’ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino (G. Leopardi)

Che sia in poesia o in letteratura – o nel comun pensare – la giovinezza è sempre stata identificata con il fiorire, con lo sbocciare del proprio essere. Così, tutti – chi prima e chi dopo – vengono afflitti da quella che in un certo qual modo definiamo la sindrome di Peter Pan: una chimera a cui tutti aspirano – anche se io la definirei più un’illusione. Difatti, non sarà che la GIOVINEZZA sia un che di tanto SOPRAVVALUTATA?

Una questione, questa, che sembrerebbe “affliggere” anche l’attore Paolo Hendel, che con sagace ironia e con il suo immancabile tocco satirico, debutta sul palco romano del Teatro Vittoria in quello che da un’esilarante episodio di vita quotidiana è diventato profonda ed ironica riflessione condivisa: prima, tra le pagine del suo libro; poi, in un racconto a cuore aperto sui palcoscenici di tutti i teatri.

Così, come in una trasposizione personificata, il suo racconto – che poi è un po’ il racconto di tutti noi, chi per un verso e chi per un altro – prende vita sul palcoscenico coinvolgendo il pubblico in assordanti risate senza dimenticare però quel pizzico di dura e amara verità.

In una società di apparente perfezionismo, di imperversante ipocrisia intellettuale, di grettitudine socio-politica, di “rincoglionimento”, di disorientamento e spersonalizzazione dimentichiamo probabilmente il dato essenziale – unico, forse – della nostra esistenza: vivere per quel che si è realmente, privi di qualsiasi sovrastruttura ostruzionista. Una consapevolezza, questa, che – come fa notare l’artista – sovviene solo in tarda età e quale conseguenza della capacità di indignazione. Una consapevolezza, d’altronde, derivata probabilmente da una graduale perdita di lucidità; di quella lucidità inibitoria che in parte offusca in giovane età. Ed è proprio quando ’a livella appresta a manifestarsi, che non è troppo tardi per “essere consapevoli di essere consapevoli”. È quando ti trovi nel bel mezzo dell’ultimo giro di boa che la vita imbocca una nuova via meno tortuosa e turbolenta, ma sicuramente più consapevolmente tua.

E poi, chi dice che non si può essere giovani pur essendo meno giovani? È proprio vero: “La giovinezza è sopravvalutata”.

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La giovinezza é sopravvalutata

Regia di Gioele Dix

Autore Paolo Hendel, Marco Vicari

Con Paolo Hendel

Teatro Vittoria – dal 7 al 12 marzo