Francesca Guarneri, arte che muove emozioni e sorprende.

Francesca Guarneri body painter che trasmette emozioni con grazie e naturalezza.

Francesca Guarneri è un’artista contemporanea, di Soncino, difficile da classificare in un unico genere. Classe 1978, manifesta una grande passione sia per il disegno che per la pittura fin da molto giovane. Le sue prime esperienze la portano ad addentrarsi nell’attività di disegnatrice con la graffite, ma poi esplora appunto anche la pittura su tela.

Decide che questa non le basta, ha sete di sperimentare, per lei tutto è arte, tutto è ispirazione. Dipinge ove sente di poter “posare” la sua arte, anche sui muri, come fondali per un living o una camera da letto. Trae spunto da ogni elemento che la circonda e spesso è influenzata dalla natura, soggetto che ritrae in più sfaccettature.

La svolta avviene ad un carnevale viene ingaggiata come truccatrice. Si dedica con passione a questa nuova attività e comprende che il corpo umano è un’altra possibile “tela” attraverso cui esprimersi. Le si apre un mondo, quello del body painting. Chiamarla body painter è però riduttivo. Lei stessa spaziando su più fronti non credo desideri essere “incasellata” in un unico cliché. Ama infatti spaziare e dare ampio spazio alla sperimentazione. Approfondisce comunque la tecnica della pittura sul corpo comprendendone la natura e giocando con essa.

Anche questo non le basta e inizia a fondere l’arte del body painting con quella fotografica avviando una serie di fortunate collaborazioni con diversi fotografi. Si moltiplicano anche le estemporanee e riscuoterà consensi e ovazioni generalizzati. Un intreccio delicato e poetico come il corpo della donna che viene abbellito dai tralci floreali da lei dipinti. Trasmette così una sensazione di equilibrio e di reintegrazione con la natura. Tutto avviene con grazie e naturalezza in una fusione di stili, di tecniche e creatività che ha appreso durante il suo percorso sperimentale.

Tutto porta a risultati suggestivi in una sintesi teatrale molto efficace che trasporta al centro della scena voluta e “descritta”. Riesce quasi a far diventare l’interlocutore egli stesso partecipe della scena in prima persona, coinvolgendolo in un impianto scenico trascinante. La sua è un’arte che muove emozioni e che sa dunque sorprendere. Nelle sue opere anche rimandi e omaggi a figure iconiche dell’arte come Andy Warhol e la sua pop art o quella della pittrice messicana Frida Kahlo. Tra i lavori sui set fotografici troviamo persino una Venere di Botticelli rivisitata in chiave moderna.

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