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Pinocchio al Teatro Vascello
6 Febbraio @ 21:00 – 11 Febbraio @ 17:00 CET
Teatro Vascello
dal 6 all’11 febbraio
dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
PINOCCHIO
di Collodi
Adattamento e regia Maria Grazia Cipriani
Scene e costumi Graziano Gregori
Attori Giandomenico Cupaiuolo, Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Carlo Gambaro, Ian Gualdani, Filippo Beltrami
Suoni Hubert Westkemper
Luci Angelo Linzalata
Foto di scena Filippo Brancoli Pantera
produzione compagnia Teatro del Carretto
organizzazione MAT-Movimenti Artistici Trasversali
durata: 80’ guarda il trailer https://www.youtube.com/watch?v=v8R9KLpRKZc
Pinocchio ha ottenuto i seguenti riconoscimenti:
Premio E.T.I. “Gli Olimpici del Teatro” allo scenografo Graziano Gregori
Premio del pubblico come miglior spettacolo al XIX Baltic House International Theatre Festival a San Pietroburgo
Note di regia
“Ho pensato di fabbricarmi un bel burattino di legno. Il burattino deve ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali.”
Geppetto, misteriosamente custodendo nel suo corpo una scelta da adolescente, sogna di fabbricarsi un burattino meraviglioso e di girare con costui il mondo: viaggio da clown, da circo, avventuroso e illusionistico.
Pinocchio fa suo il sogno di Geppetto. Per realizzare quel sogno, egli dovrà toccare il fondo della sua sventura, fino a quando, trasformato in somaro, sarà Stella della danza nel circo del Paese dei Balocchi e rischierà di diventare una pelle di tamburo per la banda.
Pinocchio è già riconosciuto come fratello dalle marionette del Teatro di Mangiafuoco: il suo ingresso trionfale nel mondo di quelle Maschere immortali sembra un battesimo ufficiale. Qui egli raggiunge il luogo che spiega e motiva la sua nascita.
Da quel progetto accarezzato dal genitore (ridotto a puro fantasma nel ventre della balena) passando attraverso il Carrozzone di Mangiafuoco (Suoni festosi di grancassa…il giubilo del Gran Teatro, attori che sembrano marionette e marionette che sembrano attori…e la scena, straziante satira parodica della commedia popolare e del melodramma, in cui Pinocchio chiede a Mangiafuoco la grazia per “Arlecchino”) o presso la casa della fata, creatura dominata dal terrore di essere abbandonata, perduta, e costretta a sua volta a rischiare di perdere, abbandonare (ma anche quello della fata sembra essere un mondo teatrale con quei dottori e quei becchini grotteschi e surreali, con quel suo apparire e scomparire, resistendo sempre, di morte in vita, quella emblematica “massa” di capelli turchini) a quella ribalta che è il circo dove Pinocchio-somaro è costretto ad esibirsi
Teatro Vascello
Roma, 00152 Italia + Google Maps 06 5881021
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