L’annuncio è del quotidiano francese Le Monde, il regista si è spento a 97 anni.
“Posso prendere un qualunque spazio, diceva, e chiamarlo teatro”, questa la sua frase celebre. Peter Stephen Paul Brook nasce a Londra nel 1925, nato in Lettonia da una famiglia di piccoli negozianti, emigrò giovanissimo. Nel 1907 si trasferisce a Parigi per motivi politici e in seguito si laurea in Scienze alla Sorbona.
Ben presto conosciuto in Gran Bretagna, divenne noto al resto dell’Europa grazie al tour del Tito Andronico, nel 1955. Il suo interesse per Shakespeare è stato notevole: è unanimemente annoverato tra i maggiori interpreti del drammaturgo inglese per mezzo delle sue regie. Il suo interesse però non sarà volto solo al teatro elisabettiano, ma anche ai maggiori autori contemporanei. Avrà modo di lavorare con John Gieguld (uno dei più grandi attori britannici).
Come dirà egli stesso, il suo lavoro teatrale scaturisce da un “impulso informe”, senza alcuna tecnica. Lavorando, però, molto sugli attori, che a suo parere dovranno sentirsi liberi di dare tutto il loro apporto allo spettacolo. Sarà proprio lui, il regista, ad indirizzarli poi sulla “retta via”
Dal 1974 era direttore artistico del teatro Bouffes du Nord, sul palco del quale aveva sperimentato lo spazio vuoto. Il suo ultimo lavoro in Italia risale allo scorso anno, quando scelse il borgo umbro di Solomeo per presentare in prima assoluta l’affascinante creazione da La Tempesta di Shakespeare, realizzato con Marie-Hélène Estienne. Tanti gli artisti che sui social gli hanno reso omaggio come Marco D’Amore che scrive su twitter ” In quello spazio bianco quanto amore e quanta poesia. Ricordo gli anni milanesi, la fatica per riuscire a trovar posto a Teatro, la meraviglia e l’incanto di assistere. Le letture, gli equivoci e i tradimenti. Grazie! Riposa in pace Maestro”.