“Disco Pigs”; la forza dello stare al mondo e al Teatro Golden

Dal 30 al 1° aprile 2023 al Teatro Golden di Roma “Disco Pigs (versione apocrifa)” ha commosso per la complessità e consistenza della drammaturgia. Lo spettacolo è emozionante ma non è sufficiente descriverlo così. Travolge facendo dimenticare il faceto, cosa in silenzio la società ci spinge a diventare, e da spessore al serio, chi siamo veramente. 

La commedia dell’irlandese Enda Walsh è del 1996. In un atto unico i protagonisti, al cospetto di onde blu, si battono per farsi comprendere dal crudele orizzonte di ignoranza che accerchia il sentire più sincero delle passioni adolescenziali. Con una grinta di prosa, in attesa del diciottesimo compleanno, una coppia di migliori amiche, assieme ai coetanei, buttano giù le barriere che impediscono la concretezza dell’amore, l’intoccabile. Le due si chiamano Pig e Runth.

Il testo è rivolto a ogni generazione e arriva a integrarle tutte, perché il testo che lo regge è maturo, il che non significa sistematicamente che lo abbia realizzato una persona avanti con l’età, ma avanti di vedute. Ancora più sensazionale è poter attestare che le scene sono state scritte in una settimana dall’autrice Sofia Pasquali, di soli ventitré anni. Se questo sarà il teatro di domani viva il polso creativo delle future leve che oggi stanno puntando a colloquiare con il pubblico senza lasciarlo a secco di eccitazione e trasporto. Nel dietro le quinte trasuda una lavorazione esigente nella ricerca della lealtà per raccontare i drammi più brutti che attaccano i giovani, come la droga, l’omofobia o la dipendenza affettiva. Tematiche calibrate dall’occhio professionalmente valido del regista Massimiliano Vado.

La sinossi di Disco Pigs si materializza nella storia di quattro ragazzi che abitano in una cittadina marina periferica. Uno spaccato di vita in cui non è concesso sognare in grande ma nemmeno in piccolo, si tira a sopravvivere ma nessuno sa com’è vivere per davvero e ancora più grave è che nessuno si rende conto di non saperlo. È accettato e ben visto solo chi si omologa alla massa tingendosi di una gradazione di colore monocromatica. Il grigio è esercitato dallo sguardo “degli altri” che influisce negativamente sul bene che ci si vuole.

Col senno di poi i personaggi, nella versione peggiore di loro, sanno di avere dentro mille colori diversi con i quali cercheranno di dipingere ciò che sta dall’altra parte del mare. Vanno oltre, navigandoci con la forza dell’intelligenza se non dell’avere fegato

La sinergia degli attori fa affidamento allo stimatissimo Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno. Tre recitati formidabili di Elisabetta Anella, Asja Mascarini e Alessia Ferrero. Ha partecipato la compagnia “Educazione Sentimentale” con Francesco Di Cesare, Francesco Gregori, Marcello La Bella, Francesca Medde, Arianna Panieri, Emanuela Panzarino, Alessandra Persi, Irene Roccalto, Lorenzo Rossi, Marta Rotatori. La produzione è di MB IWA.