Apparat-zone: dalla techno al David

di Federica Ranocchia

 

 

“Il Giovane Favoloso” e “Capri-Revolution” sono due tra le ultime opere cinematografiche di Mario Martone, ma in comune non hanno solo il nome del regista. Infatti, per entrambi i film, la colonna sonora è firmata anche dallo stesso compositore: Apparat, pseudonimo di Sascha Ring, un musicista tedesco dal  sound tipicamente elettronico. 

Lo scorso 1° maggio è stato pubblicato su Spotify l’album completo da cui è stata tratta la colonna sonora composta per il film di Martone “Capri Revolution”. La composizione è stata premiata come miglior colonna sonora ai David di Donatello 2019, ciò che ha reso ilgiovane musicista primo artista nel suo genere a ricevere uno dei più prestigiosi riconoscimenti italiani.

Apparat nasce in un paese della Germania dell’Est, si trasferisce poi a Berlino nel 1997 dove verrà assorbito dal panorama di musica techno sperimentale di fine anni Novanta. Questi influssi permetteranno all’artista di consolidare uno stile originale particolarissimo, denso di contaminazioni, ma ancora di natura principalmente elettronica.

La carriera di Apparat è scandita sin dagli esordi da una progressiva evoluzione accompagnata da una ricerca incessante e frenetica. La sperimentazione lo porterà ad allontanarsi dai suoni unicamente sintetici e ad abbracciare sonorità acustiche presentando, infine, i meravigliosi lavori rappresentati dagli album “Walls” (2007) e “The Devil’s Walk” (2011).

Inoltre, inizia a comporre per il teatro. Nel 2013 accetta la richiesta del regista Sebastian Hartmann di realizzare la colonna sonora della riduzione teatrale del romanzo Guerra e Pace sulla quale il regista stava lavorando. Il risultato verrà successivamente raccolto nell’album “Krieg und Frieden” (Music for Theatre), una serie di componimenti dalla carica evocativa strabiliante. I paesaggi sonori che si vengono a creare durante l’ascolto sembrano magici e allo stesso tempo ossessionati, una fusione di strumentale, elettronica e ambient elegantemente curata.

Alcune delle tracce presenti in “The Devil’s Walk” e “Kriegund Frieden” verranno riproposte all’interno della colonna sonora de ” Il Giovane Favoloso” (2014) di Mario Martone, dando inizio all’interessante collaborazione tra i due, che si andrà intensificando nel progetto per “Capri – Revolution” (2018). Il musicista realizza un iter creativo coinvolgente per tutto il gruppo di lavoro, tanto da comporre intere parti della colonna sonora tramite la sola improvvisazione.

Il risultato è disarmante per complessità, precisione, incanto. L’intensità dei ritmi e gli irresistibili richiami all’elettronica fanno di ogni lavoro di Sascha Ring una perla sperimentale. Anche per i meno appassionati del genere sintetico, la vera e propria esplorazione sonora che compie questo artista in ogni suo pezzo rende l’ascolto incredibilmente appassionante. C’è il jazz, il rock, chiari riferimenti al pop, la leggerezza degli archi, ritmiche emozionanti, voci che sinuosamente riescono a farsi strada tra la moltitudine di varietà organica presente in ogni brano.

Apparat è per definizione il direttore d’orchestra di questo mondo magico, nel quale i suoni degli strumenti, delle voci e del mondo tutti, diventano gli imprescindibili tasselli di imperdibili nuove armonie.

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