Calvino l’immortale rivive ancora grazie a uno spettacolo che fa del semplice il suo punto di forza
Anche dopo un anno di celebrazioni per il centenario di Calvino non ci stancheremmo mai. Non è possibile stancarsi di quelle storie eterne, e soprattutto non è possibile fare a meno di vederne le rappresentazioni, le rielaborazioni, i lavori di altri a partire dalle sue narrazioni.
Anche il Teatro India si è inserito in questa scia, portando in scena fino al 17 Dicembre Il cavaliere inesistente, dall’omonimo libro, per la regia di Tommaso Capodanno.
Non ci sono uomini nel racconto corale del personaggio Calviniano, sono quattro le donne sul palco che ci raccontano le avventure di Agilulfo. Francesca Astrei, Maria Chiara Bisceglia, Evelina Rosselli e Giulia Sucapane sono narratrici, protagoniste, dame e cavalieri. Tutto ciò che Calvino scrisse rivive attraverso le quattro interpreti, e lo fa nel più naturale dei modi.
Quasi come bambine che giocano, che oltre ai loro lunghi abiti neri non hanno costumi, bastano pochi oggetti di scena per permetter loro di trasformarsi in un attimo. E allora una corona per Carlo Magno, un copricapo arabeggiante per divenire Sofronia, spade di legno per essere cavalieri della Francia in guerra.
La magia della fantasia che anima l’opera e a suo modo l’esistenza stessa di Agilulfo, lui sì caratterizzato da una possente armatura bianca indossata da Evelina Rosselli, un lavoro tecnico impeccabile per entrare nell’immaginario del cavaliere inesistente che però, alla fine, esiste più di tutti i suoi co protagonisti, che senza lui mancherebbero di dare alle vite la svolta che vorrebbero.
L’ampio spazio scenico del Teatro India permette una scenografia semplice ma d’effetto, una vasta brughiera con punti rialzati come piccole collinette dove possiamo figurarci bene i nostri eroi cavallereschi affrontare le battaglie e le prove a cui sono chiamati. Davanti, più vicini al pubblico, alcune sedute, dove le interpreti possono poggiarsi quando immerse nella parte più strettamente narrativa del testo. Un racconto che è opera di un altro personaggio ancora, che sul finale, proprio come nel libro – che l’adattamento di Matilde D’Accardi segue in modo pedissequo- si svelerà, con tutta la sua umanità.
La potenza del testo si scontra con un’interpretazione che fa della semplicità scenica la sua forza, mettendo al centro la recitazione e con lei il canto. Sono diversi i momenti melodici che questo Cavaliere Inesistente ci regala, piccoli attimi di delicatezza che permettono alla storia di giovarsi anche d’una sorta di colonna sonora. La musica e la sua capacità evocativa sono il tocco in più, l’accompagnamento necessario in questo viaggio che parte dal campo di battaglia per poi muoversi dalla Francia all’Inghilterra fino alle coste del nord Africa.
Il resto lo fa la voce, il mutare dei toni per entrare nei diversi personaggi. Se chiudessimo gli occhi potremmo immaginare più movimento in scena, perché l’effetto delle azioni vive c’è, è presente.
Non è sufficiente avere un grande testo alle spalle, anzi spesso il lavoro che parte da qualcosa di consolidato è un rischio, soprattutto se in platea siede un pubblico di appassionati. Il Cavaliere inesistente in scena al teatro India riesce a tener testa all’opera di Calvino e a darne una declinazione moderna, adatta anche ai più giovani. Lo spettacolo è consigliato come aperto dai tredici anni, e portarci le classi dei primi anni delle superiori dovrebbe essere obbligatorio, perché troppo spesso il teatro resta lontano dalla scuola nonostante dovrebbe andarle di pari passo.
Se l’immortalità di una storia è legata al suo poter essere tramandata di generazione in generazione, senza essere mai troppo antica, datata, passata per i giovani che arrivano, Il Cavaliere inesistente è destinato all’immortalità.
E spettacoli come quello del Teatro India aiutano a consacrarlo.
Il cavaliere inesistente di Italo Calvino – Regia: Tommaso Capodanno – Adattamento: Matilde D’Accardi – Interpreti: Francesca Astrei, Maria Chiara Bisceglia, Evelina Rosselli, Giulia Sucapane – Scenografia: Alessandra Solimene – Foto di scena: Claudia Pajewski – Produzione: Teatro di Roma – Teatro Nazionale – Teatro India dal 4 al 17 dicembre 2023
Foto di copertina: Maria Chiara Bisceglia (Rambaldo) e Evelina Rosselli (Agilulfo)