Le tre drammaturgie di Čechov al Teatro Quirino
Un grande scrittore lo si riconosce dalle proprie sconfitte. Dopo numerosi insuccessi, il drammaturgo russo Anton Čechov era intenzionato ad abbandonare il teatro drammatico e dedicarsi alla composizione dei vaudevilles, una tipologia di commedia brillante molto diffusa in Francia, impregnata di satira e di intrighi narrativi tipici dell’Ottocento.

Čechov poteva avvicinarsi al genere della commedia solo a piccoli passi. Tre attici unici che, sebbene di breve intensità, hanno avuto un impatto universalmente forte. L’Orso, I danni del tabacco e
La domanda di matrimonio sono la terna vincente per una commedia brillante dallo stile inconfondibile come Crisi di nervi al Teatro Quirino. Se poi la regia è di Peter Stein il successo è senz’altro garantito.
Le trame sono ormai conosciute ai molti e corrispondono alle tematiche ottocentesche di una Russia latifondista e arretrata, un Paese senz’altro ben diverso da quello attuale e che ormai resta nell’immaginario.
Ne L’Orso e ne La domanda di matrimonio risaltano agli occhi le due figure femminili che ben si discostano dal profilo remissivo e dimesso della donna, senonché mostrano coraggio, esprimono un proprio pensiero, fronteggiandosi liberamente con il mondo maschile senza paura di poter correre rischi. E questo all’uomo piace molto, in netta contraddizione col pensiero tradizionalista dell’epoca, tanto che i due protagonisti maschili de L’Orso e de La domanda di matrimonio rimangono affascinati dallo spirito ribelle di entrambe le donne.
Ne I danni del tabacco, la presenza femminile è fisicamente assente ma nel suo ossimoro molto presente nelle parole del protagonista nella sua interlocuzione sul tabacco e sui rischi che ne comporta sulla salute, ma ben presto il dibattito si trasformerà in una confessione sui suoi problemi coniugali e su quanto moglie abbia influito persino nella scelta della tematica della conferenza e di quanto l’uomo si senta oppresso e intrappolato, oltre che intimorito, dalla dominazione della propria donna.
Il Dio Denaro, l’egemonia sui terreni agricoli, le convenzioni sociali del matrimonio e i duelli con le pistole sono gli elementi inconfondibili della drammaturgia Čechoviana, senza dimenticare il monopolio del tabacco che era molto in voga tra le classi abbienti. Il linguaggio è puramente forbito e frizzante, estremizzato per dare briosità ai dialoghi. Immancabile la presenza della lingua francese nella drammaturgia, poiché era la seconda lingua più parlata dopo il russo, senza dimenticare il legame forte e indissolubile tra la Russia e la Francia nelle scelte socio-politiche e culturali.
Il messaggio della regia di Peter Stein risulta fin da subito molto evidente: il sentimento di nervosismo senz’altro accomuna tutte e tre le commedie e nasce come reazione evidente di fronte all’impossibilità di nascondersi dietro alle ipocrisie e alle apparenze dettate dalla società russa dell’epoca e pertanto il registro ironico e sprezzante dei personaggi porta dietro di sé una forte drammaticità sociale in risposta a questo disagio esistenziale.
Il contesto scenografico è puramente contemporaneo, volto a tagliare i ponti con il passato e con la rappresentazione naturalista e tradizionalista delle pièces in questione. Il cambio è necessario poiché sono tre ambientazioni differenti, ma sono pochi ed essenziali gli strumenti di scena per contestualizzare le tre narrazioni: delle sedie grigie, un grande sfondo cinereo e un tavolino ne L’Orso per calcare il clima tetro e il periodo di lutto della protagonista femminile, un podio con una lavagna sullo sfondo con una scritta in russo “tabacco” per suggerire allo spettatore la tematica ne I danni del tabacco, infine un murale più colorito e un divano per l’ultima scena de La domanda di matrimonio, scenario fondamentale per gli avvenimenti dalle tinteggiature comiche dei tre protagonisti coinvolti.
Sei attori in scena di grande calibro, sostengono incessantemente tre commedie molto complesse, esibendosi in interpretazioni e nella perfetta caratterizzazione esilarante e drammatica di tutti i personaggi.

Uno spettacolo piacevole, senz’altro da non perdere per chi è amante del genere e appassionato di Čechov, visto con gli occhi di un grande conoscitore dell’autore russo come Peter Stein.
Crisi di nervi tre atti unici di Anton Čechov – adattamento Peter Stein e Carlo Bellamio – regia Peter Stein – assistente alla regia Carlo Bellamio – L’ORSO con Maddalena Crippa, Sergio Basile, Alessandro Sampaoli – I DANNI DEL TABACCO con Gianluigi Fogacci – LA DOMANDA DI MATRIMONIO con Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno – scene Ferdinand Woegerbauer – costumi Anna Maria Heinreich – luci Andrea Violato – Produzione Tieffe Teatro Milano, Teatro Biondo Palermo e Teatro Quirino – dal 29 aprile all’11 maggio al Teatro Quirino.