Un fratello da ricordare, una voce da non dimenticare

“Per amore dell’Amore” lo spettacolo di Caroline Pagani per celebrare  Herbert, il “cantattore” che lottava per la pace

Nella Sala Borgna dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il palcoscenico per una sera si è trasformato in un universo vibrante di memorie e arte.

Con Per amore dell’amore. Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive, Caroline Pagani ha portato in scena una pièce che scava nella profondità delle relazioni fratello-sorella, nell’esistenza di Herbert Pagani, in tutte le sue sfaccettature artistiche e del quotidiano, restituendo al pubblico, che ha partecipato all’unica serata, un ritratto vivido e stratificato di un artista poliedrico e voce fuori dal coro, che ha dedicato la sua esistenza alla bellezza e al dialogo tra i popoli.

Per amore dell’amore – Caroline Pagani

Herbert Pagani è molto più di un cantante, poeta o pittore: era – o meglio sarebbe dire “è” dopo questo spettacolo – un visionario. Nella sua produzione artistica, declinata ad ampio spettro, dalla musica alla pittura, al disegno, ai manufatti artistici realizzati con materiali di scarto, ha sempre denunciato l’uso della violenza, in qualunque forma si manifestasse, la sua voce si è sempre levata alta contro le ingiustizie

Herbert manca!
Manca a Caroline, che attraverso questo spettacolo lo celebra, forse anche per sentirlo più vicino. Manca a noi, manca a chi crede nella giustizia.
Il suo spirito libero, la sua intelligenza tagliente, la sua capacità di smascherare le ipocrisie lasciano un vuoto incolmabile. Oggi, più che mai, le sue parole risuonano con una forza profetica, attuali e necessarie.

Un concerto-spettacolo che ha saputo mettere in luce, ancora una volta, l’eccezionale talento e la straordinaria versatilità di Caroline Pagani, un’artista a tutto tondo capace di spaziare con naturalezza e intensità tra differenti espressioni artistiche. La sua voce, potente e ricca di sfumature, ha incantato il pubblico sia nei momenti più leggeri e ironici che in quelli di profonda emozione, mentre la sua presenza scenica ha confermato una sensibilità attoriale fuori dal comune.

Caroline Pagani, sua sorella, ha trasformato il dolore in creazione. Per amore dell’amore è un omaggio che non è commemorazione, quanto un affresco dinamico, in cui l’anima dell’artista continua a pulsare. Attraverso la lettura intensa e toccante di alcuni scritti di Herbert Pagani, Caroline ha saputo trasportare gli spettatori in un viaggio emozionale, alternando pathos e delicatezza, commozione e leggerezza, facendo vibrare ogni parola con autenticità e passione.

Una performance che ha esaltato la sua straordinaria capacità interpretativa, rendendo ogni istante un’esperienza unica e coinvolgente, in cui arte, musica e teatro si fondono in un’armonia perfetta, testimoniando la forza inesauribile della creatività e dell’amore.

Il palco della Sala Borgna diventa così il luogo più adeguato per entrare nel mondo della Famiglia Pagani; poche cose in scena: un tavolo con dei bicchieri usati forse per diluire il colore con cui dipingere, un giradischi anni ‘70 dove fa bella mostra di sé il vinile che Caroline ha inciso restituendoci con il suo timbro vocale le melodie e le canzoni di Herbert , un pianoforte suonato da Giuseppe Di Benedetto, un leggio, un microfono, un cavalletto , una tela, e due scatole a terra, riempite con scarpe consunte, marionette, la cornetta di un telefono, insomma oggetti da riutilizzare e da non buttare.  Ogni elemento racconta qualcosa di Herbert, della sua passione per l’arte come strumento di libertà, del suo amore per il riciclo creativo, della sua mente in continuo fermento. Il disordine scenico è un riflesso della sua genialità.

La direzione scenica , a cura di Giulia Bornacin, mescola immagini, parole, musica e poesia. Ne emerge una narrazione spontanea, sincera, fatta di lettere, aneddoti, scritti, dipinti e soprattutto canzoni, arrangiate con la sensibilità di Alessandro Nidi.

Caroline non si limita a interpretare i brani del fratello: li vive. Ogni nota diventa un grido, un sussurro, una carezza. Da Albergo a ore, cantato a cappella  e censurata per anni, alla critica feroce del consumismo e dell’ipocrisia sociale, ogni pezzo diventa un manifesto. Temi come l’amore, l’abbandono, la solitudine, la ribellione e la speranza affiorano con potenza, lasciando il pubblico in un silenzio carico di emozione.

Il viaggio tocca luoghi simbolo della vita di Herbert: Tripoli, Venezia, Milano, Parigi. Ma è la sua casa-atelier a Milano a svelare il lato più intimo dell’artista. Un lungo piano sequenza video guida il pubblico tra le stanze in cui le sue idee prendevano forma, tra colori, legni e oggetti recuperati, perché per lui ogni cosa poteva diventare arte.

Il registro recitativo lascia poco spazio al sorriso, ai momenti di ilarità; è una recitazione da cui traspare il senso di vuoto, l’amore oltre il tempo, oltre la mancanza fisica. Tutto ciò che è stato ed è esistito tra i due fratelli, eccolo qui! Se ne percepisce l’intensità e la forza. Cambia la forma, solo la forma, ma non la sostanza di questo sentimento.

Lo spettacolo si chiude con la lettura delle belle le parole di Herbert contro la guerra, scritte poche settimane prima della morte, che assumono il sapore di un testamento.

Per amore dell’amore – Caroline Pagani

Si dice che la prima cosa che si dimentica di una persona sia la sua voce. A Caroline il pubblico questa sera, visibilmente emozionato a conclusione dello spettacolo,  con il lunghissimo applauso tributatole chiede ora di continuare a far sentire la voce di Herbert, attraverso di lei; chiede di raccontarci ancora ed ancora questa storia che, serata dopo serata, teatri dopo teatri, si arricchirà con altri aneddoti, altre emozioni.

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Per amore dell’Amore. Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive – Di e con Caroline Pagani – Pianoforte Giuseppe Di Benedetto – Arrangiamenti musicali Alessandro Nidi – Preparazione vocale Francesca Della Monica – Immagini e video a cura di Luca Pili, Flavio Brunelli e VideoEst – Luci e direzione di scena Giulia Bornacin – Sala Borgna – Auditorium Parco della Musica 1 marzo 2025

Foto di ©Grazia Menna