In scena al Petrolini una commedia non del tutto digeribile
È in scena al Teatro Petrolini di Roma, dall’8 al 10 dicembre 2023, lo spettacolo intitolato L’ora di emotiva, scritto e diretto da Nicolò Mantini. Davanti a una scenografia composta da due divani rossi, si accendono le luci di una commedia che dal canto suo vuole svolgersi nella presa di posizione contro la violenza sulle donne, mostrandone gli aspetti più insidiosi e taciuti. È il caso di un abuso sessuale avvenuto in una scuola dopo le ore di recitazione emotiva, in cui si stava cercando di elaborare un approccio costruttivo all’educazione affettiva.
Sul palco cinque attori: Nicolò Mantini interpreta Alessandro, Antonio Calabria nei panni di Giacomo, Alessio De Santis è Diego, Arianna Ninni Claudia e Marina Lazzarotto Simona, la preside della scuola.
Si delineano le fattezze di un quartetto di amici, i quali si ritrovano spaesati e spaventati a confabulare sulla colpevolezza dei propri fratelli rispetto a quello che definiscono “un fatto”. Un fatto che viene appositamente reso pubblico senza che il termine usato renda giustizia a una ragazza vittima di stupro. Insomma, un tasto dolente per l’autore che ha realizzato il testo e per chi ha assistito a tale narrazione. Buona l’intuizione di andare a scavare nelle vite dei personaggi cari ai diretti interessati di questa vicenda di fantasia, e non in loro stessi.
Per il sentore di gravità nella trama, sarebbe stato auspicabile vedere una caratterizzazione più definita dei personaggi, che al di là di Giacomo, il più disinvolto, è mancata. Giacomo fa l’avvocato, è un ragazzo a posto che si è arricchito da sé arrivando a praticare la professione che sognava. Ma degli altri tre cosa sappiamo? Ben poco, non si riesce a incasellarli in figure nitide, rimangono anonimi, si presume facciano parte di una classe sociale inferiore, vedendo i vestiti sportivi e le scarpe da ginnastica che portano. I protagonisti questo dolore individuale avrebbero dovuto indossarlo assieme ai look molto casual, non girandoci intorno ma spingerlo, cercando una partecipazione empatica con il pubblico. I loro accenti rigorosamente romani tendono a una parlata di periferia, si distingue ancora il borghese Giacomo. Brava Arianna Ninni per la verve.
Uscendo dalla sala non ci si sente né toccati nel profondo da quanto visto, né completamente propensi ad abbondare nel riso, che si stenta a far fuoriuscire forse per l’assenza di un corrispettivo dolore, carente nel contagiare lo spettatore ma che doveva sopraggiungere, dato il tema toccato. Modesta la sagacia delle battute, una su tutte decisamente evitabile, ossia l’esclamazione di sfiducia nei confronti di Diego, espresso da un «Di qualcosa!», e la risposta «Qualcosa… » troppo, troppo superficiale all’interno di una discussione fra chi sta difendendo una verità così dura.
Per il resto, considerando anche che per Alessio De Santis è un debutto, la pièce è materia malleabile. Che possa essere un trampolino di lancio verso un futuro teatrale sempre più solido. Si è trattato di uno spettacolo potenzialmente valido, un po’ forzato in certi punti e perciò equiparabile all’impasto di una torta dagli ingredienti gustosi che una volta messa in forno si è bruciata in alcuni punti.
Nota dolente a margine, le foto di scena dello spettacolo risultano al momento indisponibili. Una recensione non può certo aspettare la conclusione dello stesso per essere pubblicata e la produzione o chi per essa dovrebbe ben saperlo… Il teatro è cosa seria e passa anche attraverso questi dettagli!
L’ora di emotiva Testo e regia: Nicolò Mantini – Con: Antonio Calabria, Alessio De Santis, Nicolò Mantini, Arianna Ninni, Marina Lazzarotto – Audio e luci: Danilo Celli – Teatro Petrolini dall’8 al 10 dicembre 2023