Rispetto la morte e la vedo come una figura femminile seducente e conturbante che, alla fine dello spettacolo, quando calerà il sipario, saprà soddisfare i miei desideri. Questa è follia? C’è chi teme ciò che non conosce e chi è affascinato da ciò di cui ne ha appena percepito il profumo. (Mario Bucci)
Per la VII edizione di Il sabato della fotografia (a cura di Pino Miraglia) si susseguono, presso la Sala Assoli di Napoli, mostre e workshop su quest’arte figlia della modernità. Gli incontri, che sono iniziati il 25 novembre 2022 e che termineranno il 6 maggio 2023 sono ad ingresso gratuito. Gli artisti coinvolti mettono in relazione i vari linguaggi artistici attraverso specifici percorsi espositivi e workshop storico-didattici. L’obiettivo è trasmettere ai giovani l’interesse per l’arte partenopea che si intreccia con storia, spettacolo e tutte le altre discipline.
Tra i tanti appuntamenti l’11 febbraio 2022 è stata la volta di Valeria Laureano (fotografa e visual artist) che ha presentato la sua esposizione dal titolo Amalìa nella rassegna dedicata al mito e nell’ambito della terza edizione del laboratorio irregolare. Il percorso per immagini, che si articola lungo tutto il foyer del teatro, si ispira al episodio di cronaca nera più famoso di inizio 900: l’omicidio di tre donne da parte di Leonarda Cianciulli, detta la saponificatrice di Correggio.
L’artista espone angoli di vita, brandelli di anime femminili in una cornice che ricorda u po’ una pellicola cinematografica come a dire che il tempo scorre lasciando dietro le sue spalle ricordi indelebili di attimi macabri. E’ proprio la donna ad essere protagonista dell’esposizione, con la sua eleganza e la sua forza salvifica e al contempo distruttrice. E’ la donna così umana ma al contempo demoniaca che Valeria Laureano propone presso la Sala Assoli , Casa indiscussa dell’arte contemporaneo e luogo di culto artistico per i giovani della città.
Promuovere la fotografia e approfondirne i suoi aspetti didattici e sociali delinea nuovi confini che vanno oltre le narrazioni visive e conferma, ancora una volta, i Quartieri Spagnoli come culla della cultura e dell’innovazione.