Così fan tutte: la scuola del teatro di qualità.

Liberamente tratto dall’ omonima opera di Mozart, Così fan tutte (in scena dal 2 al 5 febbraio 2023)è stato magistralmente interpretato dalle canta/attrici Viviana Cangiano e Serena Pisa che compongono il duo “Le Ebbanesis”. Lo spettacolo ha trionfato al teatro India di Roma ottenendo più di due minuti di applausi a serata. L’elaborazione musicale e gli arrangiamenti sono di Leandro Piccioni e Mario Tronco mentre il libretto è a cura di Andrej Longo. Ancora la direzione artistica porta la firma di Mario Tronco mentre la regia è nelle mani di Giuseppe Miale di Mauro. Nell’orchestra troviamo Marcello Smigliante Gentile (mandolino e mandoloncello), Alessandro Butera (mannouche e mohan vera) e Gianluca Trinchillo (chitarra classica). Gli arrangiamenti per l’ensemble sono di Alessandro Butera. Una produzione  Nest/Tieffe Teatro Milano.

 -Così fan tutte mi porta a Napoli, non solo per l’ambientazione geografica ma soprattutto per il suo mondo musicale e linguistico– afferma il regista. Giuseppe Di Mauro porta in scena una Napoli vera e viva, libertina e cosmopolita, una babele linguistica e culturale dove le donne finalmente riscattano il loro ruolo. Lo spettacolo si configura come un gioco dove Mozart, che ha ascoltato le melodie di Napoli e le voci dei venditori ambulanti, mette in bocca alle due protagoniste un dialetto quotidiano e realistico, sia pure contaminato a diversi livelli.

Così fan tutte è una cantata all’amore e alla libertà dei costumi, dove Fiordiligi (Viviana Cangiano) e Dorabella (Serena Pisa) vestono i panni ora delle due giovani tristi per la chiamata alle armi dei promessi sposi ora quelli dei due spasimanti che le traggono, per così dire, in inganno.

Viviana Cangiano interpreta anche la cameriera Despina ma è soltanto nei panni di Fiordiligi che ci regala sonate dolci e sognanti. Serena Pisa, invece, che nel suo essere ricorda un’attrice del vecchio varietà, si rivela un’autentica macchina scenica capace di sdoppiarsi a livello recitativo. La teatrante, a metà spettacolo, stupisce anch’ella con la sua musica, fino a toccare addirittura note più moderne con una capacità sorprendente.

Menzione speciale merita la scenografia scarna di fronzoli ma colma di raffinatezza; al centro una cornice dal gusto barocco che, per lo spettatore che siede al lato è emblema di un pastiche musicale di tutto rispetto. In alto dei manichini di soldati (che con mia grande sorpresa ho visto prendere vita e accordarsi al canto delle due protagoniste). Ancora sullo sfondo ma sempre a vista, un guarde-robe che viene sabotato sul finale dalle attrici come a dire che le donne non sono solo frivolezza. E’ stata una vera gioia vedere degli elementi messi qua e là prendere vita col corrispettivo sonoro.