Lo Swing d’Autore tra memoria e nuove proposte
La seconda serata di Zazzarazzaz 2025 – 26º Festival della Canzone Jazzata di Sanremo si è aperta con l’introduzione di Beatrice Zuin, che ha ricordato l’importanza di dare a ogni edizione un “dedicatario”: figure dello swing italiano, grandi protagonisti del passato, spesso ingiustamente dimenticati nella nostra epoca distratta. Zuin ha sottolineato il doppio filo conduttore della rassegna: da un lato la memoria come patrimonio da custodire; dall’altro la volontà di dare spazio a nuove proposte autoriali, che si ispirano a quel modello di eleganza e ironia ma guardano al presente con brani originali. È quindi il direttore artistico, Freddy Colt, introdurre i protagonisti musicali della serata.
La prima parte è stata affidata a Franco Boggero, vecchia conoscenza del festival (già ospite nel 2010, 2014 e 2017), con il suo nuovo progetto “Tiroatrè”, insieme a Michele Cogorno e Franco Piccolo.
Il trio ha proposto un repertorio fatto di testi ironici, atmosfere soffuse e sonorità raffinate, in bilico tra la canzone d’autore e la leggerezza dello swing. Una musica che mostra un lavoro di cesello e un gusto elegante.
A metà serata Freddy Colt ha ricordato il personaggio a cui è dedicata questa edizione: Marino Marini, protagonista della canzone italiana degli anni ’50, capace di diffondere il nostro swing in Europa e nel mondo. Marini – ha sottolineato – resta ancora un modello, e il suo stile contagioso ha ispirato il secondo gruppo in programma.
È stata poi la volta degli Zingarò, già ospiti nel 2011 e richiamati quest’anno per la loro capacità di fondere memoria e innovazione. Guidati da Mario Cau (voce e chitarra), con Marco Rovida al contrabbasso e Luca Cravero alla batteria, hanno offerto un set di grande energia, sospeso tra omaggi allo swing classico e brani originali. La voce calda e trascinante di Cau, da autentico crooner, ha saputo evocare atmosfere da night club, pur mantenendo un’identità personale e moderna. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, richiamando la band per un bis.
A chiudere la serata, il Sultano dello Swing Freddy Colt, alla presenza del Turcopiliere e dell’Odalisca dello Swing, insignito Mario Cau del titolo di Giannizzero dello Swing. Successivamente Freddy Colt è stato nominato socio onorario dell’associazione culturale Bunker Records.
Prima dei saluti, Zuin ha invitato il pubblico al Caffè Letterario della Pigna del mattino successivo (26 agosto ore 11), dedicato ai vezzi “araldici” dei jazzisti (dal Duca Ellington al Conte Basie), e naturalmente alla terza e ultima serata, che vedrà protagonista Franco Fasano con il suo nuovo quintetto jazz.
Una serata che ha confermato la missione di Zazzarazzaz: custodire la memoria dello swing italiano e al tempo stesso alimentarla con nuova linfa creativa.