World Unseen: cultura e tecnologia per includere tutti

La Biblioteca della Camera“Nilde Iotti” ospita la mostra organizzata da Canon e patrocinata dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e da Croce Rossa Italiana  

Ci siamo mai posti la domanda sull’accessibilità culturale?  Su come le diversità sensoriali possano limitare l’esperienza artistica, in particolare quella visiva?  

“Prayer to the Yanomami Goddess”

Quelle opere d’arte concepite per essere apprezzate unicamente con la vista, diventano inaccessibili a chi vive con disabilità visive. Questo mostra , per le opere esposte e nella modalità di realizzazione, crea lo spunto ed invita a riflettere su quanto l’arte possa comunicare a chi non riesce a percepirla nella sua totalità, trasformando l’osservazione in un processo frammentario o narrativo.

Patologie come la degenerazione maculare, il glaucoma, la cataratta, la retinite pigmentosa e la retinopatia diabetica rappresentano barriere che alterano profondamente la percezione visiva. Ancora più radicale è l’esperienza di chi vive nella totale assenza di vista, dove l’immaginazione, il tatto e i suoni diventano i mezzi principali per “vedere”. Per loro, l’arte visiva può esistere solo se tradotta in altre forme: rilievi tattili, descrizioni audio o racconti verbali.

Partendo da questa consapevolezza, Canon ha realizzato World Unseen, una mostra multisensoriale che celebra l’inclusione culturale, trasformando l’arte visiva in un’esperienza accessibile a tutti.  L’evento è un esempio di innovazione sociale e tecnologica. Grazie alla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e alla Croce Rossa Italiana, l’iniziativa mira ad abbattere barriere sensoriali e a rendere la fotografia uno strumento universale di espressione.

Nel corridoio centrale della biblioteca, 12 fotografie di noti fotoreporter Canon Ambassador, convertite in esperienze tattili tramite tecnologie di stampa avanzata. Ogni immagine è stampata ed arricchita da rilievi che riproducono dettagli tangibili, accanto all’immagine sia un testo in Braille sia una cuffia a disposizione, per una narrazioni audio; per ogni immagine è presente un QrCode che rimanda al sito Canon dove vengono descritte e raccontati i processi di creazione e stampa dell’immagine. 

L’esposizione non è solo artistica, ma educativa, invitando i visitatori vedenti a chiudere gli occhi , ad immergersi nella prospettiva di chi vive senza vista, provare a percepire con il tatto quei segni in rilievo che completano le forme dell’immagine stampata. 

World Unseen rappresenta un modello di inclusione culturale, sfidando i limiti dell’arte visiva e proponendo un nuovo linguaggio universale che unisce vedenti e non vedenti. È un invito a ripensare l’accessibilità, dimostrando che l’innovazione può abbattere le barriere e costruire ponti tra mondi sensoriali diversi.

Durante una conversazione con il personale di supporto Canon presente alla mostra, è emerso che il processo creativo per ogni immagine, nel formato 50×70 cm, richiede circa otto ore tra elaborazione e stampa e che queste immagini sono state ottenute grazie a un software dedicato e all’uso di una stampante di ultima generazione, descritta da Canon come “tattile”.

“A Smile in the Rubble”

Il feedback raccolto dalle persone non vedenti e ipovedenti, secondo quanto condiviso dallo staff, ha evidenziato che alcune immagini, ricche di dettagli in rilievo, possono risultare meno comprensibili. Questi preziosi riscontri rappresentano una guida fondamentale per Canon nel perfezionare e sviluppare ulteriormente questo straordinario progetto di inclusione culturale.

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World Unseen – Biblioteca della Camera dei Deputati “Nilde Iotti” Via Del Seminario 76 – Roma.  Ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.30  Dal 4 al 17 dicembre