I sogni son desideri di felicità, recitava Cenerentola, e questa volta ci viene detto che per loro vale la pena combattere.
Disney festeggia cent’anni di storia con Wish, il suo 62esimo lungometraggio che si propone di rappresentare tutti i grandi classici, rendendo finalmente protagonista ciò che li ha sempre accomunati: i sogni. In questo nuovo film essi diventano reali, nel senso più letterale del termine. Nonostante le numerose delusioni degli ultimi anni, le aspettative su Wish erano molte, soprattutto da parte di chi, cresciuto insieme ai classici Disney, continua a nutrire la speranza di rivedere presto in sala un nuovo prodotto all’altezza del periodo d’oro della major d’animazione più celebre. Sarà finalmente questo il caso tanto atteso?
Se puoi sognarlo, puoi farlo. Questo è sempre stato il motto di Disney. Sempre questo è stato sicuramente il punto di partenza per creare un lungometraggio che rappresentasse un secolo di storie che hanno fatto crescere intere generazioni. Così i sogni diventano protagonisti di una nuova storia, ambientata nel regno magico di Rosas. Una giovane ragazza di nome Asha si propone come assistente di Re Magnifico, un potente mago detentore di tutti i sogni degli abitanti maggiorenni del suo regno. Ognuno di loro spera di essere il fortunato o la fortunata che vedrà il proprio sogno avverarsi durante la cerimonia annuale tenuta dal re.
Questo è quello che spera Asha per suo nonno, nel giorno del suo centesimo compleanno. Presto però, la ragazza si rende conto che Magnifico non avvererà mai tutti i sogni degli abitanti, soprattutto se non sono perfettamente inclini alla sua convenienza. Per questo motivo Asha lotterà con tutte le sue forze, insieme all’aiuto di una stella, Star, per restituire agli abitanti di Rosas i propri sogni, intrappolati dal re in una stanza del castello. Così facendo, tutti potranno rendersi conto di quanto valga di più lottare personalmente perché essi si avverino piuttosto che confidare in una grazia magica.
Gran parte dello svolgimento del film ruota però intorno a citazioni e Easter egg, presi dai più famosi Peter Pan, Cenerentola, Biancaneve e così via. Nonostante il piacevole effetto nostalgia che creano e la curiosità del pubblico di volerli scovare, nel complesso il film sembra rimanere un po’ intrappolato con essi. Quello che ne risulta infatti è una debolezza dal punto di vista narrativo. Rosas, il regno in cui è ambientato Wish, non è poi così magico come i mondi che creò Disney in passato. I personaggi sembrano essere stati costruiti smarcando la lista delle caratteristiche dell’eroina che funziona, Asha, e del perfetto villain, Re Magnifico. Il risultato però è nell’insieme anonimo e incolore. Il lungometraggio, diretto da Chris Buck e Fawn Veerasunthorn, manca di originalità e profondità e, ancora una volta, è lontano anni luce dal suo più roseo passato.
È pur vero però che i grandi classici dei Walt Disney Animation Studios hanno accompagnato l’infanzia di intere generazioni. Come tali, si portano dietro grandi aspettative. Se ad oggi continuano a essere ciò che sono, è grazie a quella sorta di magia inspiegabile che riescono ogni volta a trasmettere e che ha sempre affascinato grandi e piccini. Questa volta la ritroviamo sul finale, che trasmette l’emozione di un messaggio che, per quanto banale, rimane di un’ingenuità e positività confortanti. Quell’emozione, forse il richiamo di un’intimità infantile, colpisce nelle battute finali del film. Essa garantisce quel senso di connessione che può considerarsi la firma distintiva di Disney.
La sintesi tra passato e presente la ritroviamo anche nella scelta di un’animazione ibrida, composta dal disegno a mano tradizionale unito alla grafica tridimensionale. Una soluzione estetica non delle migliori. Quest’ultima crea un contrasto a volte un po’ troppo elevato tra la staticità degli sfondi e i personaggi animati in CGI.
Arrivato nelle sale cinematografiche italiane durante le festività natalizie, Wish tenta di rispettare, senza tradire, le aspettative di una platea sempre più esigente e sovrastimolata. Nonostante tutte le premesse e intenzioni però, nessuna soluzione scelta sembra lasciare il segno. Così Wish, con grande probabilità, rimarrà un altro tra i film Disney presto dimenticato.
Wish – Regia: Chris Buck e Fawn Veerasunthorn – Sceneggiatura: Jennifer Lee, Allison Moore – Distribuzione: The Walt Disney Company Italia – Dal 21 dicembre 2023 nei cinema