Volonté-L'uomo-dai-mille-volti

Volonté — L’uomo dai mille volti: omaggio a Venezia 81

Un documentario in occasione del trentennale dalla morte di uno degli attori più importanti della storia del cinema

Volonté — L’uomo dai mille volti è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione “Venezia Classici”. Il documentario non è solo un omaggio all’incredibile carriera cinematografica di Gian Maria Volonté. È soprattutto un viaggio che ripercorre gli eventi che hanno contribuito a definire la personalità di un attore dal forte impegno politico. Alcune scene tra i suoi film più iconici si alterano ai racconti della figlia, Giovanna Gravina, e di tante personalità di spicco nel panorama cinematografico italiano e non solo.

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La locandina

Gian Maria Volonté, a trent’anni dalla sua morte, continua a essere un punto di riferimento per chi fa e ama il cinema. Francesco Zippel lo ritrae in un documentario che racconta la persona attraverso la memoria di famiglia, amici e persone che hanno collaborato con lui (o che in qualche modo ne hanno assorbito l’eredità). Appaiono, tra i tanti, Fabrizio Gifuni e Giuliano Montaldo. Poi ancora, attori come Pierfrancesco Favino e Toni Servillo. Infine, qualche voce fuori dai confini italiani, come Margarethe Von Trotta e Jean A. Gili.

Le interviste si alternano a scene dei suoi film più iconici. Zippel riserva una parte anche alle immagini del Festival di Cannes del 1972. Quel festival in cui la giuria decise di premiare eccezionalmente in ex aequo Il caso Mattei di Francesco Rosi e La classe operaia va in paradiso di Elio Petri. Entrambi i film hanno come protagonista un Gian Maria Volonté che consacra il successo già avviato due anni prima con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, sempre di Elio Petri. Non può mancare anche una parentesi dedicata a Sacco e Vanzetti e ai sentiti interventi del regista Giuliano Montaldo. A lui e a sua moglie, Vera Pescarolo, entrambi scomparsi da poco, è dedicato il documentario.

Attore versatile, incisivo e magnetico, Francesco Rosi diceva rubasse l’anima dei suoi personaggi. La fusione con essi era infatti totalizzante. Dai racconti della compagna Angelica Ippolito e della figlia, la preparazione di un personaggio vedeva Volonté assente per mesi. Sempre Ippolito racconta di come lei dovesse adeguarsi (e in quanto attrice questo la metteva alla prova) al suo cambiamento anche dentro le quattro mura. Inoltre, si racconta che Volonté fece particolare fatica ad abbandonare del tutto il personaggio di Aldo Moro, interpretato ne Il caso Moro, nel 1986. Diretto da Giuseppe Ferrara, questa fu la prima narrazione cinematografica del rapimento che sconvolse il panorama italiano della fine degli anni Settanta.

Il forte impegno politico era parte integrante delle sue scelte lavorative. Volonté fu iscritto per anni al PCI e rimase molto deluso dai fatti del ’91, poco prima della sua morte. Eletto anche consigliere regionale del Lazio, capì presto che non era quella la giusta strada attraverso cui esprimere la sua identità. Il documentario riporta anche immagini e testimonianze di quando l’attore si recò in Piazza di Spagna con la macchina da presa, per documentare una protesta dei lavoratori. Protesta in cui si vede aiutare persone a terra dopo scontri con la polizia e in cui venne poi arrestato. Un impegno tale il suo, da molti descritto come un’ossessione, che ha radici nella sua esperienza personale. ll padre di Gian Maria Volonté era stato un militare fascista, poi incarcerato. La Storia comune, che lui raccontava tramite i personaggi che interpretava, urtava visceralmente la sua personale.

Il caso Mattei

Volonté — L’uomo dai mille volti è un documentario dal forte coinvolgimento emotivo. Termina con il racconto di una morte da lui presagita, che lasciò nel cuore del cinema un rumoso silenzio. Gian Maria Volonté morì in Grecia, sul set de Lo sguardo di Ulisse, di Theo Anghelopoulos, nel 1994. Il film vincerà la Palma d’oro a Cannes l’anno dopo. L’eredità raccontata in questo documentario evidenzia quanto egli sia una figura ancora incredibilmente attuale. Ciò che resta in sospeso dopo la visione del documentario è solo il desiderio di recuperare tutta la filmografia di un attore straordinario. Dopo la presentazione a Venezia 81, Volonté — L’uomo dai mille volti uscirà al cinema come evento speciale il 23-24-25 settembre 2024.
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Volonté — L’uomo dai mille volti – regia di Francesco Zippel – distribuito da Lucky Red – con Giovanna Gravina, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Valerio Mastandrea, Marco Bellocchio, Margarethe Von Trotta, Felice Laudadio, Daniele Vicari, Angelica Ippolito, Mirko Capozzoli, Gianna Giachetti, Pierfrancesco Favino, Jean A. Gili, Toni Servillo, Fabio Ferzetti, Gianna Gissi, Giuliano Montaldo.

Foto di copertina: Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Francesco Rosi

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